Sabato 5 marzo, alle ore 17.30, presso la Sala del Giudizio del Museo della Città, via Tonini 1, si terrà l’incontro “L’ITALIA DEI DIRITTI – Volontà popolare e referendum” con la presenza del Segretario Nazionale del PSI Enzo Maraio, dell’On.le Riccardo Magi, Presidente di + Europa, e del riconfermato segretario di Radicali Italiani, Massimiliano Iervolino. Il dibattito, moderato da Lorena Fonti, verrà introdotto dal Segretario del PSI Rimini Francesco Bragagni e presieduto dal Coordinatore della Segreteria Nazionale del PSI Luigi Iorio, dopo i saluti del Segretario Regionale Marco Strada. Interverranno poi Nadia Rossi, Consigliera Regionale PD, Francesca Mattei, Assessora del Comune di Rimini, Luca Pasini Consigliere comunale di Rimini, Jacopo Vasini dell’Associazione Radicali Rimini e l’avv. Lorenzo Cinquepalmi responsabile diritti PSI.
La recente bocciatura da parte della Corte Costituzionale dei quesiti referendari sull’Eutanasia legale, sulla legalizzazione della cannabis e sulla responsabilità civile dei magistrati non ha fermato i proponenti, e anzi ha permesso di far riflettere ancor più l’opinione pubblica sulla necessità di dare risposte sul tema dei diritti, da tempo relegato in fondo all’agenda politica nazionale dalle maggiori forze parlamentari.
Tantissime sono state le firme raccolte la scorsa estate su tutto il territorio provinciale a favore dell’Eutanasia Legale. Firme trasversali a qualsiasi schieramento politico, con un’ottima percentuale di giovani, anche appena maggiorenni, che hanno aderito a questa importante battaglia che vuole garantire il diritto a poter scegliere sulla propria vita e sulla propria morte alle troppe persone costrette a subire condizioni di sofferenza insopportabile per gravi malattie.
Come per l’Eutanasia legale, anche per la legalizzazione della cannabis, socialisti e radicali, da sempre uniti nelle lotte sui temi etici, introdotte in Italia negli anni ’70 da Loris Fortuna, compianto deputato socialista, continueranno a porre con forza l’urgenza di queste questioni, senza far mancare il loro appoggio ai 5 quesiti referendari ammessi sulla Giustizia Giusta, un settore che necessità di riforme urgenti in quanto affetto da tempo da lentezze e disfunzioni che incidono in profondità sulla vita dei cittadini.