CGIL CISL UIL della Provincia di Rimini condannano l’aggressione militare russa e richiedono uno stop immediato delle ostilità.
“Il primo obiettivo deve essere la protezione umanitaria dei civili. Ripudiamo la guerra – scrivono in una nota CGIL CISL UIL – come strumento di risoluzione delle controversie internazionali esattamente come scolpito nella nostra Costituzione repubblicana.
Esprimiamo la nostra solidarietà al popolo, alle lavoratrici e ai lavoratori dell’Ucraina.
È necessario attivare urgentemente tutti i canali della politica e della diplomazia, in sede europea ed in sede ONU.
Si fermi la guerra in Ucraina e parta un vero processo di pace. Mai come oggi è evidente che la pace ed il ripudio delle guerre debbono essere la priorità dell’agenda politica italiana, europea e mondiale.
L’Unione Europea agisca ispirata dai suoi principi costitutivi a difesa di pace e democrazia.
Per queste ragioni il 1 marzo è proclamato lo sciopero provinciale per l’ultima ora della prestazione lavorativa e riguarderà tutti i lavoratori, pubblici e privati”.
“CGIL CISL UIL esonerano i settori della sanità pubblica e privata, comprese le strutture assistenziali residenziali, dall’indizione dello sciopero – scrivono le organizzazioni sindacale in una nota – al fine di salvaguardare il diritto prioritario alla salute dei cittadini. Si esonerano altresì tutti i settori essenziali sottoposti ai vincoli della L. 146.
Invitiamo tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori – conclude la nota delle organizzazioni sindacale in una nota – ad aderire per chiedere alla comunità internazionale, all’Unione Europea e al Governo italiano, di mettere in campo ogni sforzo necessario affinché cessino le azioni militari e siano riaperti i tavoli negoziali diplomatici”.