A Santarcaneglo le aree di nuova urbanizzazione individuate dagli strumenti urbanistici potranno essere declassate a terreni agricoli. È quanto ha stabilito nei giorni scorsi la Giunta comunale, in attesa di un apposito bando esplorativo che darà la possibilità ai proprietari di terreni edificabili individuati dal Psc, o non ancora inseriti nei Poc o ancora non attivati ai sensi del vigente Rue di richiedere all’Amministrazione comunale l’eliminazione dell’attuale destinazione urbanistica di edificabilità.
Le domande di declassamento – che dovranno pervenire in Comune entro i termini stabiliti dal bando di prossima pubblicazione – non saranno vincolanti per l’Amministrazione comunale, ma avranno un valore puramente conoscitivo al fine di valutare l’aggiornamento degli strumenti urbanistici comunali vigenti. Inoltre, anche nel caso in cui venissero accolte, le richieste non potranno in alcun caso dar seguito al rimborso di tributi locali precedentemente versati o ancora da versare. Intanto, l’Amministrazione ha avviato un progetto per l’aggiornamento dei valori minimi di riferimento per le aree fabbricabili ai fini del calcolo Imu, con decorrenza dall’anno di imposta 2016, concluso il quale verrà pubblicato il bando per richiedere il declassamento delle aree.
Per l’assessore alla Pianificazione urbanistica ed Edilizia privata Filippo Sacchetti, il bando esplorativo offre ai cittadini la possibilità di segnalare particolari difficoltà nel portare a termine previsioni urbanistiche precedentemente stabilite, alla luce del mutamento intervenuto negli ultimi anni a livello economico e della perdurante crisi strutturale che ha colpito diversi comparti produttivi e in particolare il settore delle nuove costruzioni. “Le aree classificate come edificabili dai vigenti strumenti urbanistici, infatti, sono assoggettate a specifica tassazione anche se il Comune ha già avviato un progetto di aggiornamento dei valori minimi di riferimento per le aree fabbricabili ai fini del calcolo Imu con decorrenza 2016, che terrà volutamente in considerazione l’attuale andamento del mercato immobiliare e dovrà prevedere una differenziazione sulla base dei diversi stadi di attuazione di ciascuna area di trasformazione. La scelta compiuta – conclude l’assessore Sacchetti – è inoltre in linea con l’intento di privilegiare il recupero e la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, nonché uno sviluppo di qualità del territorio a medio/lungo termine. Dopo questa fase esplorativa, valuteremo la possibilità di approvare una variante al Piano strutturale comunale che tenga anche in considerazione il nuovo progetto di legge sull’urbanistica approvato di recente dalla Giunta della Regione Emilia Romagna”.