L’Alma Mater Studiorum, di cui fa parte anche il Polo universitario di Rimini, sta per mettere mano alle tasse scolastiche. Con buone notizie per le famiglie meno abbienti: niente tasse fino a 23.000 euro di Isee, con esonero totale dei contributi studenteschi per iscriversi a qualunque corso di laurea; una serie di riduzioni progressive pensate per agevolare le famiglie con redditi medio-bassi; abolizione della tassa di laurea e riduzione dei costi di accesso ai test di ammissione. Questa proposte passeranno ora al vaglio del Consiglio Studentesco il 17 marzo, del Senato Accademico il 21 e del Consiglio di Amministrazione il 28 dello stesso mese. Poi il via alla sperimentazione per un anno.
Le risorse occorrenti per il taglio delle tasse universitarie ai redditi più bassi , circa 5 milioni di euro, saranno ricavate da risparmi su altre voci e dall‘aumento di circa il 3% degli importi massimi di contribuzione, cioè delle tasse pagate dai più abbienti.
“Si migliora in tal modo notevolmente – spiega una nota dell’Alma Mater Studiorum – la quota di esenzione prevista a 13.000 euro della legge di stabilità 2017 per gli studenti fino a un anno fuori corso e che abbiano acquisito 10 crediti formativi se iscritti al secondo anno o 25 crediti formativi se iscritti ad anni successivi. È un impegno che l’Ateneo ritiene di poter raggiungere “anche attraverso la collaborazione di un gruppo di lavoro costituito ad hoc nell’ambito del consiglio degli studenti”.