Cerca
Home > Politica > Troppi ritardi nei passaggi da Marche a Romagna, il Montefeltro si ribella

Troppi ritardi nei passaggi da Marche a Romagna, il Montefeltro si ribella

Il passaggio dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltro dalle Marche all’Emilia Romagna rischia di creare ritardi che preoccupano tutti i sindaci del Montefeltro e i presidenti delle province di Rimini e Pesaro-Urbino. Ultimo esempio, la lentezza delle pratiche per il restauro dell’Eremo di Carpegna (nell’immagine in apertura).

Gli aministratori locali scrivono pertanto ai presidenti delle due Regioni, Stefano Bonaccini e Francesco Acquaroli, per sollecitare più velocità in tutti i passaggi amministrativi e maggiore ascolto delle istanze territoriali.

“Il Montefeltro – è la premessa – si sviluppa tra le province di Pesaro Urbino, Rimini e Arezzo, comprendendo anche uno Stato: la Repubblica di San Marino. Il territorio si estende su un pregiato tratto del1’Appennino tosco- emiliano che si adagia tra le colline che scendono verso il mare Adriatico. Questo territorio nasce come aggregazione religiosa attorno al VI secolo e da allora ha sempre mantenuto l’unitarietà come regione storica nella diocesi di San Marino-Montefeltro e, anche se frammentato amministrativamente, ha dei legami storici, ambientali e sociali antichi e consolidati. Inoltre, nel cuore del Montefeltro, si trova il Parco interregionale del Sasso Simone e Simoncello, un’area di grandissimo valore ambientale e paesaggistico”.

“Con la legge 3 agosto 2009, n. 117 – si ricorda – si è verificato il distacco dei comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’Agata Feltria, e Talamello, poi, con la legge 28 maggio 2021, n. 84, è avvenuto il distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e la contestuale aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell’ambito della provincia di Rimini. A causa di ciò il Montefeltro ha subito e sta subendo importanti cambiamenti organizzativi che, se non gestiti al meglio, rischiano di mettere in crisi una già precaria situazione economica, causata anche dalla condizione di marginalità territoriale. Anche se appena accennati, i legami che connettono il Montefeltro sono chiari. Per questo qualsiasi indecisione e/o ritardo nelle procedure per la composizione del passaggio, può causare irrimediabili danni ad un territorio già in forte difficoltà”.

“Un esempio è rappresentato dal rallentamento nella definizione delle pratiche per il restauro del Rifugio de11’Eremo di Montecopiolo, sul Monte Carpegna, che porta con se una serie di innumerevoli danni a tutto il territorio, sia in termini turistici che di sicurezza ed anche di credibilità nelle istituzioni. Il Rifugio è situato sulla vetta del Montefeltro, accanto al Santuario della Madonna del Faggio, al centro del Parco del Sasso Simone e Simoncello e fornisce una serie di servizi irrinunciabili per i numerosissimi fruitori dell’area e anche per tutte le pratiche sportive svolte in quella zona  (trekking, bike, sci) su cui si sta basando lo sviluppo economico territoriale”.

“Qualsiasi ritardo o sottovalutazione delle istanze porteranno sicuramente a danni irreparabili in tutti i territori che gravitano attorno al Monte Carpegna, indipendentemente dall’appartenenza amministrativa. Per questo si chiede la più rapida definizione possibile e la più attenta valutazione delle sollecitazioni che pervengono da tutto il territorio”.

La lettera è firmata da Riziero Santi e Giuseppe Paolini, rispettivamente presidenti delle province di Rimini e Pesaro-Urbino,  dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia, della Comunità Montana Montefeltro, del Parco Interregionale del Sasso Simone Simoncello, dai sindaci di Novafeltria, Talamello, San Leo, Pennabilli, Sant’Agata Feltria, Maiolo, Casteldelci, Sassofeltrio, Tavoleto, Sassocorvaro-Auditore, Carpegna, Pietrarubbia, Montecopiolo, Mercatino Conca, Monte Grimano, Monte Cerignone, Macerata Feltria, Lunano, Frontino, Belforte all’Isauro.

Ultimi Articoli

Scroll Up