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Lavoro, approvate modifiche al Codice delle Pari Opportunità

È stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 275/21 la legge n. 162/21 che modifica la normativa del 2006 in materia di pari opportunità tra uomo e donna in ambito lavorativo.

Il nuovo provvedimento, come riferisce la consigliera di parità della Provincia di Rimini Adriana Ventura, “si compone di sei articoli che prevedono modifiche al Codice delle Pari opportunità”.

Le principali novità riguardano

  • l’obbligo di redigere il rapporto sulla situazione del personale maschile e femminile esteso alle aziende con più di 50 dipendenti, invece che 100, e facoltà di redigerlo per tutte le altre; le modalità sono ridefinite da un decreto del Ministero del lavoro, eventuali inesattezze e omissioni del rapporto saranno sanzionate dall’Ispettorato del lavoro;
  • la consigliera e il consigliere regionale di parità, che accedono ai dati  contenuti  nei rapporti trasmessi dalle aziende aventi sede legale nel territorio di competenza, elaborano i relativi risultati trasmettendoli  alle  sedi territoriali dell’Ispettorato nazionale del lavoro, alla  consigliera o  al consigliere nazionale di parità,  al  Ministero  del  lavoro  e delle politiche sociali, al Dipartimento  per  le  pari  opportunità della Presidenza del Consiglio dei ministri,  all’Istituto  nazionale di statistica e al Consiglio nazionale dell’economia  e  del  lavoro;
  • L’accesso attraverso l’identificativo univoco ai dati contenuti nei rapporti è consentito altresì alle consigliere e ai consiglieri di parità provinciali, con riferimento alle aziende aventi sede legale nei territori di rispettiva competenza.
  • si introduce la certificazione della parità di genere, che le aziende potranno ottenere raggiungendo alcuni parametri da definire con prossimi DPCM e daranno diritto a meccanismi premiali come: sgravio sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro non oltre l’1% di quanto dovuto e al massimo per 50 mila euro, punteggio per la concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento di investimenti sostenuti dalle imprese,  prevista inoltre in bandi di gara e avvisi della PA.

Anche i regolamenti per l’equilibrio di genere negli organi della società pubbliche saranno modificati, le aziende che intendono partecipare a gare pubbliche a valere su risorse del PNRR e del PNC devono produrre, a pena di esclusione, copia dell’ultimo rapporto biennale sulla situazione del personale, redatto ex art. 46, D.Lgs. 198/06. La prima scadenza è per il 30 giugno 2022.

In attesa che il Ministero del Lavoro, con proprio decreto, fornisca le indicazioni per la compilazione del rapporto 2020/2021, dalla data dell’11 febbraio 2022 anche le aziende che occupano dai 51 ai 100 dipendenti (che in base alla previgente normativa non erano tenute all’elaborazione del rapporto biennale) potranno accedere, dalla pagina https://servizi.lavoro.gov.it, all’applicativo per redigere il rapporto biennale, facendo riferimento alla situazione del personale al 31 dicembre 2019, in modo da poter rispettare le prescrizioni dell’articolo 47 del D.L. n. 77/2021 (Pari opportunità e inclusione lavorativa nei contratti pubblici, nel PNRR e nel PNC).

Per approfondimenti, alla pagina del sito del Ministero del Lavoro:

https://www.lavoro.gov.it/priorita/pagine/rapporto-biennale-sulla-situazione-del-personale-maschile-e-femminile-per-le-imprese-che-occupano-oltre-50-dipendenti.aspx/

 

 

 

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