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Ultime epidemie social: Sfida Accettata e Movimento Arturo

Ci sono due fenomeni che in questo momento stanno spopolando sui social.

Il primo si chiama “Sfida accettata”.
A tanti può sembrare un messaggio misterioso, in realtà è la classica catena partita in India e rapidamente dilagata in tutto il mondo. La catena, all’inizio, doveva servire per per sensibilizzare alla lotta contro il cancro. Oggi, in realtà, nessuno fa più riferimento a quell’obiettivo. Chi clicca «Mi piace» sulla foto è sfidato a caricarne una sua personale e così via. Chi riceve un «Mi piace», deve inviare questo messaggio: «Since you liked my picture, you now have to post a black & white picture of you and write Challenge Accepted. Let’s fill Facebook with black & white pictures to show our support for the battle against cancer. That is the challenge. When your friends like your post, you send them this message».

Tradotto: «Dato che hai messo “Mi piace alla mia foto”, ora devi postarne una in bianco e nero, scrivendo “Sfida accettata”. Riempiamo Facebook di foto in bianco e nero per mostrare il nostro supporto alla battaglia contro il cancro. È questa la sfida».

Come possa una catena simile aiutare la lotta contro il cancro, non è molto chiaro. Anzi, non mancano le proteste di chi ritiene questa operazione completamente inutile. Nei fatti, “Sfida accettata” si sta traducendo nel mettere foto in bianco e nero di se stessi andando indietro negli anni.
Da un obiettivo nobile all’ennesimo contest di narcisismo, condito con l’immancabile pizzico di amarcord.

Il secondo fenomeno è Movimento Arturo.
Le primarie del Movimento Arturo si svolgeranno il 29 aprile (il giorno prima di quelle del Pd) e saranno gratis. “Ci saranno sui social e sul territorio, ma non accettiamo altri candidati oltre a noi”. Perché l’assemblea, se non ve ne fosti accorti, c’è già stata: è durata 4 secondi e tanto basta. Voce unica, tre anime diverse: la “cosa” di sinistra nata, per scherzo, a Gazebo dalla matita di Marco Makkox D’Ambrosio prende forma ogni puntata che passa.

“Non ci aspettavamo una valanga così”. “Il successo? Voglia di cazzeggio, perché Movimento Arturo è liberatorio”.
Nato per scherzo o meglio “per dimostrare che il Movimento Arturo ci mette un attimo a superare i follower di @articolo1dempro”, ovvero l’account Twitter di Articolo 1 – Movimento democratico e progressista, il nuovo soggetto politico fondato dagli scissionisti del Pd.

La sfida è stata lanciata dal team di Gazebo, il programma cult di Rai3 condotto da Diego Bianchi, in arte Zoro. E il risultato è stato ampiamente raggiunto: il movimento ‘fake’ di sinistra nato per gioco dalla matita del disegnatore e fumettista Makkox (protagonista del programma che va in onda alle 20.10 dal lunedì al venerdì) ha superato i 21 mila follower su Twitter, mentre i Democratici e Progressisti sono fermi a poco più di 7.700 seguaci.

Ma l’esperimento social non si ferma qui. Di ora in ora fioccano in Italia e all’estero circoli virtuali del Movimento Arturo – rigorosamente segnalati su Google Maps – e associazioni collaterali, come ‘Artura‘, “la voce delle donne di Movimento Arturo” che si batte per la giusta rappresentatività all’interno del nuovo soggetto politico, e il ‘Movimento Arturo Giovani’. Per non parlare di ‘Revolucion Arturo‘, succursale argentina della nuova Cosa di sinistra.

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