Il decreto approvato dal Governo nella seduta del 2 febbraio ha liberalizzato l’arrivo dalla Russia e Cina. Fino ad ora non era possibile perché in quei paesi vengono utilizzati vaccini non riconosciuti dall’agenzia del farmaco italiana.
Infatti la norma prevede:
“A coloro che provengono da uno Stato estero e sono in possesso di un certificato di avvenuta guarigione o avvenuta vaccinazione con un vaccino autorizzato o riconosciuto come equivalente in Italia, nel caso in cui siano trascorsi più di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale o dalla guarigione, è consentito l’accesso ai servizi e alle attività per i quali è previsto il Green Pass Rafforzato previa effettuazione di un test antigenico rapido (validità 48 ore) o molecolare (validità 72 ore). Ciò vale anche per coloro che hanno effettuato vaccinazioni con vaccini non autorizzati o non riconosciuti come equivalenti in Italia, sempre previa effettuazione di un tampone.”
Si tratta di flussi turistici che pesano moltissimo nell’economia. Per le grandi città d’arte ma anche per località come la costa romagnola che fino al 2019 vedevano i russi tra i turisti più numerosi insiemi ai tedeschi