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Mattarella bis: Petitti esulta, Barboni: “Stanotte è morto il centrodestra”

Emma Petitti è la prima a esultare per la rielezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica. La presidente dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna, in quanto tale uno dei tre grandi elettori che stanno partecipando all’elezione del capo dello Stato in rappresentaza della Regione, scrive su Facebook: “Grazie Presidente Mattarella! La sua riconferma è elemento di grande fiducia e stabilità, di cui il Paese ha un grande bisogno.
Bravissimo Enrico Letta per come ha gestito la vicenda del Quirinale, con equilibrio, serietà e coerenza. I numeri sono noti, il comportamento delle diverse forze politiche anche. Un sistema politico bloccato su cui ci sarà da riflettere bene in futuro”.

Più asettico il post di un altro grande elettore riminese, il senatore Antonio Barboni di Forza Ialia: “Dalla sala del Mappamondo…alla ottava votazione tutta la maggioranza di Governo voterà Sergio Mattarella….alle 1530 i cCapigruppo di Camera e Senato di maggioranza saliranno al Quirinale”. Che però in risposta a un commento – “la gente ti ripeto non capisce e vedrai come salirà l’astensionismo alle prossime elezioni” – risponde: “..vedremo tra un anno..stanotte è morto il cdx…”.

Quando ancora la quadra non si riusciva a trovare, a confortare il senatore era stata proprio Emma Petitti: “Se dipendesse da me e dall’amico Antonio Barboni, seppur militando su sponde diverse, probabilmente avremmo già trovato la soluzione, perchè noi riminesi siamo molto concreti e pragmatici”, pubblicando una foto che li ritrae assieme.

Per ora silenzio sulla rielezione di Mattarella da parte degli altri grandi elettori riminesi, da Elena Raffaelli della Lega a Giulia Sarti del MoVimento 5 Stelle. A dire il vero entrambe le onorevoli hanno hanno finora rilasciato zero dichiarazioni su tutta la vicenda delle elezioni presidenziali, nonostante vadano avanti da una settimana.
Unica eccezione, il senatore Marco Croatti del MoVimento 5 Stelle. Il suo commento di ieri, corredato dall’hashtag #IoNonVotoCasellati: “Salvini non riesce più a trattenersi. Se già dai tempi del Papeete si era capito che il suo senso dello Stato è piuttosto scarso, il teatrino che sta portando avanti nelle ultime ore è semplicemente inaccettabile. Colui che fa cadere governi a suon di mojito deve rendersi conto che ora in ballo c’è molto di più rispetto ad agosto 2019: l’elezione del Presidente della Repubblica, figura di garanzia per tutti i cittadini, richiede di evitare accuratamente le logiche di partito, in questo momento davvero pericolose”.
Oggi arrva la lunga spiegazione del suo voto Sergio Mattarella: “Il MoVimento 5 Stelle ha assunto, sin dall’inizio, una posizione trasparente e lineare nell’affrontare l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica. Il nostro intento, nella conduzione egregia del Presidente Conte, è sempre stato quello di assicurare al Paese una figura istituzionale autorevole, di alto profilo, super partes, fuori dalle logiche dei partiti con una particolare attenzione per i profili femminili. L’invito ad avviare un confronto seguendo queste direttrici non è mai stato accolto dal centro-destra che ha voluto inscenare delle prove di forza il cui unico risultato è stato lo sfaldamento della coalizione. Non era nostro intento mettere in campo delle candidature di bandiera che avrebbero potuto dividere il Paese, come è accaduto con la auto-candidatura di Silvio Berlusconi o con la proposta di liste contenenti nomi appartenenti alla sfera politica di destra, ricordando, come sancito dalla Costituzione, che il Presidente della Repubblica rappresenta l’unità nazionale. Ancora più vergognoso è stato il tentativo di speculazione e di propaganda politica messo in scena attraverso la forzatura istituzionale della proposta della seconda carica dello Stato, la Presidente del Senato, Elisabetta Casellatti nei confronti della quale abbiamo dovuto optare per l’astensione. La nostra proposta interna è stata sin dall’inizio quella della figura di Andrea Riccardi, profilo fuori dalle logiche di partito, storico, accademico e fondatore della Comunità di Sant’Egidio che purtroppo non ha trovato accoglimento negli schieramenti di destra. Ieri sera sembrava essere arrivata la svolta con l’apertura di Lega e FdI, dopo un duro e complicato negoziato, alla proposta del Presidente Giuseppe Conte di convergere su una figura femminile e sulla quale abbiamo portato avanti una vera battaglia. Almeno due nomi di eccellenti figure femminili erano sul tavolo oltre alla sempre presente considerazione, tenuto conto del ruolo e delle qualità apprezzatissime, del Presidente Mattarella. Pur senza aver dato pubblicamente indicazioni, l’iniziativa del Presidente Conte, che avrebbe portato alla chiusura delle trattative, ha trovato la netta e ferrea opposizione di Italia Viva e Forza Italia. Oggi, con grande senso di responsabilità verso i cittadini e le Istituzioni, tenuto conto della delicata situazione in cui vive il Paese, con l’obiettivo di assicurare anche la stabilità e la continuità del Governo, fondamentale per non compromettere un percorso di azioni e riforme che in questo momento non possono essere messe in secondo piano, abbiamo deciso di prendere in considerazioni quell’opzione tenuta sempre sul tavolo da noi come MoVimento e di proporre la rielezione del Presidente Mattarella. Questa proposta ha ricevuto ampia condivisione tra gli schieramenti politici, fatta eccezione per FdI, difatti, è adesso in corso un colloquio dei capigruppo al Quirinale con il Presidente Mattarella per rappresentargli la forte volontà espressa dal Parlamento nei precedenti scrutini di rieleggerlo nuovamente come Capo dello Stato. Le eccellenti qualità espresse dal Presidente Mattarella nella sua funzione di Capo dello Stato in questi sette anni ci rendono felici ed orgogliosi di esprimere per lui la nostra preferenza nel prossimo scrutinio”.

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