Il Pd propone la cittadinanza onoraria a Liliana Segre. La mozione, che sarà presentata al prossimo consiglio comunale che ricorre nel periodo del Giorno della Memoria, è già stata sottoscritta dagli altri gruppi di maggioranza Più Santarcangelo e PenSa-Una Mano per Santarcangelo, e ha l’ambizione di arrivare ad un voto di unanimità. “Con la sua storia rappresenta non solo la memoria dei crimini nazi-fascisti da mai dimenticare, ma anche la battaglia continua e quotidiana contro i crimini dell’odio che vanno sempre riconosciuti e condannati”.
La cittadinanza onoraria di Santarcangelo a Liliana Segre “perché il legame ideale di carattere morale, etico e umano fra Santarcangelo e la senatrice a vita vorremmo si protraesse nel futuro, come simbolo istituzionale nei confronti delle future generazioni”. Questa la richiesta promossa dal gruppo consigliare del Partito Democratico sotto forma di una mozione che è già stata sottoscritta da Più Santarcangelo e PenSa-Una Mano per Santarcangelo e sarà proposta nel consiglio comunale di lunedì prossimo, che ricade nel periodo del Giorno della Memoria, con l’ambizione di ottenere l’unanimità.
“Il 27 gennaio è la Giornata della Memoria, ricorrenza in cui a livello internazionale si ricordano tutte le vittime della Shoah e l’assassinio nei campi di sterminio di milioni di persone innocenti durante la seconda guerra mondiale. In questa data, nel 1945, l’esercito sovietico scoprì e liberò il campo di sterminio di Auschwitz in Polonia” esordisce il documento, ricordando l’odio, le deportazioni, i milioni di morti, i crimini che “la senatrice ha vissuto sulla propria pelle ancora adolescente” ed evidenziando: “E’ assolutamente lodevole il modo in cui Liliana Segre ha contribuito, con la sua testimonianza, alla battaglia contro l’odio ancora oggi aperta in Italia come nel resto del mondo. Le sue parole cercano di sconfiggere l’indifferenza che potrebbe generarsi su questi tragici eventi e danno anche voce a chi purtroppo non è sopravvissuto o non è più in vita poiché deceduto nel corso degli anni. Il suo agire è essenziale affinché soprattutto i giovani conoscano i fatti e possano fare tesoro degli errori del passato e non ripeterli mai più. Colpisce in particolare l’atteggiamento ammirevole con cui Segre espone queste sue testimonianze: di fronte a tanto odio, sofferenza e morte, ha deciso di usare uno stile pacato, le sue parole non sono cariche di odio o desiderio di vendetta. Certamente si coglie la tristezza e il rammarico, ma questo è certamente comprensibile. Questo modo di raccontare è una scelta ben precisa: la civiltà e l’umanità contro il l’odio più assoluto”.
Dato quindi atto che “come tante città europee e italiane, anche Santarcangelo ha purtroppo conosciuto il disastro umano e materiale della seconda guerra mondiale, l’epoca buia del fascismo e le deportazioni”, che “fra i cittadini di Santarcangelo si contano più di cento internati nei lager nazisti, in gran parte militari, di cui 10 decorati con medaglia d’Onore (fra i civili possiamo ricordare Rino Molari, Tonino Guerra ed Erio Tognacci)” e che “l’amministrazione comunale si impegna in maniera importante affinché la giornata della Memoria non venga dimenticata con diversi strumenti quali il Comitato cittadino unitario antifascista per la difesa delle libertà democratiche, le iniziative organizzate in occasione della Giornata della Memoria e i viaggi della memoria”, i gruppi di maggioranza concludono: “Ogni giorno e in particolare in occasione delle ricorrenze, il Comune si adopera affinché si conoscano i fatti e nulla venga dimenticato, portando avanti la battaglia contro l’odio e l’indifferenza che ancora oggi presenti nella nostra società. La senatrice Liliana Segre, con la propria testimonianza, offre un preziosissimo aiuto in questa vitale attività di contrasto all’odio e all’indifferenza, anche alla nostra città e Santarcangelo di Romagna sarebbe onorata di poter accoglierla simbolicamente nella propria comunità, conferendole la cittadinanza onoraria Santarcangiolese: chiediamo quindi all’amministrazione di attivare tutte le procedure formali”.