Nella serata del 13 gennaio scorso le volanti della Polizia di Stato hanno arrestato un 27enne magrebino per dichiarazioni mendaci sulla propria identità e sul suo status rese a pubblico ufficiale. Nella prima serata, durante il pattugliamento del lungomare sud di Rimini, zona più volte segnalata dai cittadini per il degrado dovuto allo spaccio di stupefacenti, gli operatori di volante hanno controllato il cittadino marocchino, sorprendendolo mentre si stava preparando uno spinello.
Richiesti i documenti per la contestazione amministrativa l’uomo ha dichiarato di non averli al seguito e in quell’istante ha perso dal portafoglio un bancomat intestato a un’altra persona. Questa circostanza non è sfuggita al personale di polizia che ha chiesto spiegazioni al 27enne. Quest’ultimo, oltre a non riuscire a giustificare il possesso del bancomat (dicendo sommariamente di averlo trovato), ha fornito un greenpass come attestazione delle proprie generalità.
Gli operanti hanno quindi effettuato un controllo più accurato per riscontrare le informazioni fornite: lo hanno accompagnato nell’hotel in cui dimorava scoprendo che aveva dato, al momento di arrivo nella struttura, altre generalità non corrispondenti a quelle fornite in precedenza.
Con non poca fatica i poliziotti, insistendo per ottenere le giuste informazioni sull’identità personale, sono riusciti così a risalire all’identità dello straniero, diverse da quelle precedentemente dichiarate agli agenti. L’uomo è stato quindi indagato per i reati di ricettazione e sostituzione di persona. Alla conclusione del rito direttissimo, l’uomo è stato condannato in primo grado a sei mesi di reclusione, pena sospesa.