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Salta bonus psicologico covid, Rimini ne vuol fare uno suo

Rimini vuol lanciare un suo bonus psicologico: l’assessore alle Politiche della salute del Comune di Rimini Kristian Gianfreda presenterà la questione al prossimo incontro del Distretto socio sanitario di Rimini Nord. “Tra le tante ripercussioni della pandemia, non possiamo sottovalutare gli effetti che le ampie e durature limitazioni date da questa situazione emergenziale hanno avuto sul fronte psicologico ed emotivo delle cittadine e dei cittadini, con particolare riferimento ai più giovani: un significativo aumento di sofferenze quali ansia, depressione, attacchi di panico, atti di autolesionismo”, ricorda l’assessore.

E “proprio per questo ha generato non pochi dispiaceri la mancata introduzione del bonus Psicologo nella nuova legge di bilancio 2022” che per Gianfreda “sarebbe stata particolarmente necessaria in questo delicato periodo, alla luce delle troppe restrizioni con cui hanno dovuto fare i conti i nostri ragazzi e in generale tutti noi”.

Ma Rimini non si ‘arrende’ e appunto porterà il tema al prossimo incontro del Distretto socio sanitario di Rimini Nord “per individuare misure condivise che possano aiutare chi, anche se ne sente l’esigenza, non può permettersi di rivolgersi a un esperto”. Tante persone, riprende l’assessore, “giovani e meno giovani sentono la necessità di intraprendere un percorso terapeutico. Garantire il diritto alla salute mentale è un impegno prioritario dal momento che parliamo di una ferita aperta che riguarda larga parte della società civile e che, toccando da vicino molti adolescenti, ha delle dirette conseguenze anche sul futuro della nostra comunità”.

Il Centro per le famiglie del Comune di Rimini, durante il 2021, ha registrato un aumento importante della partecipazione da parte delle famiglie di ragazzi adolescenti e preadolescenti, passando da 500 genitori che hanno fatto domanda del 2020 (già superiori a quelle del periodo pre-Covid) a 890 nel 2021. Circa il doppio.

“Non è un caso poi che il Centro abbia incrementato il numero di servizi e percorsi rivolti alle famiglie, mettendo in campo, tra le varie iniziative, una collaborazione con il Sert per affrontare il problema della sovraesposizione dei ragazzi agli schermi, dai social ai videogiochi. Ansia, poco ottimismo verso il futuro, ore e ore davanti a pc, tv e smartphone, isolamento sociale: sono queste alcune delle problematiche più sentite e che devono preoccupare”, ammonisce Gianfreda.

Il benessere psichico “non può essere considerato un lusso solo per chi ne ha le possibilità economiche né tantomeno un fastidioso capriccio, ma deve rientrare a pieno titolo nella scala delle priorità di chi governa, a interesse del benessere della collettività” e per Gianfreda “sarebbe anche un bel segnale per spazzare via, una volta per tutte, alcuni stigmi e preconcetti che avvolgono il mondo della psicologia, reputandola salute di serie B, quando così non è. Anzi”.

(Agenzia DIRE)

 

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