La nostra Regione si appresta a vivere un’altra ondata di intenso maltempo che tra domenica 9 e lunedì 10 ci investirà con la seconda perturbazione di questo nuovo anno. Un impulso perturbato pienamente invernale che, non influenzerà tutte le province dell’Emilia-Romagna allo stesso modo, bensì, concentrerà maggiormente i suoi effetti sulla bassa Emilia e la Romagna: coinvolgendo sopratutto quest’ultima con piogge diffuse e nevicate fino in pianura.
Lo conferma l’Allerta Gialla emanata dalla Protezione Civile dell’Emilia Romagna e ARPAE per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, valida dalle 00:00 del 9 gennaio fino alle 00:00 del 10: “Per la giornata di domenica 9 gennaio sono previste nevicate di debole/moderata intensità (localmente le precipitazioni potrebbero assumere condizioni di acqua mista a neve) sul settore orientale, con accumuli intorno ai 5-10 cm per le zone di collina e localmente di pianura e punte superiori ai 15 cm per le zone di montagna. Nevicate più deboli e di breve durata potranno interessare le restanti aree. Sono inoltre previsti fino al primo mattino sul crinale appenninico venti forti da sud-ovest con possibili temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore”.
Il brusco cambiamento che stravolgerà il tempo di queste giornate così “luminose”, sarà pilotato da un nuovo fronte nuvoloso in discesa dalla Groenlandia alimentato dall’apporto continuo di correnti fredde nord-atlantiche. Questo peggioramento sarà seguito da una ripresa della stabilità nel corso della prossima settimana, ma ci lascerà di fronte ad un ulteriore calo delle temperature su tutto il territorio regionale con venti molto sostenuti sui settori adriatici: portando il rischio di estese gelate al mattino nelle zone di pianura e agitando il mare con possibili mareggiate lungo le coste.
Delle nevicate potranno così interessare le aree orientali della nostra Regione con particolare riferimento alle province di Ravenna, Forlì-Cesena-Cesena e Rimini. Le precipitazioni a carattere nevoso sulle pianure, saranno coadiuvate da un profilo atmosferico che potrà risultare favorevole solo per periodi intermittenti: le stesse con intensità prevista tra il debole e il moderato potranno assumere condizioni miste di acqua neve fino a aggiungere le coste.
Nel corso di domenica e nelle prime ore di lunedì, l’aria fredda che si sarà accumulata in questi giorni nei bassi strati, sopratutto a ridosso della barriera appenninica, potrà facilmente agevolare degli accumuli nevosi al suolo. Sebbene vi siano delle incertezze sulla stima di quest’ultimi, legate principalmente alla difformità dello strato limite al di sotto dei 100 metri e ai moti turbolenti che talora potrebbero influenzare negativamente l’omotermia locale.
Sintetizzando, qualora il fronte in arrivo scorrerà indisturbato sopra una superficie più stabile, potrà indicativamente produrre dei depositi così riassunti: da 0 a qualche centimetro lungo le coste, 3-5 cm sulle pianure fino a raggiungere i 7-8 cm delle zone più interne. Le zone pedemontane e collinari (come la Repubblica di San Marino e San Leo) potrebbero vedersi facilmente imbiancate con 10-15 centimetri di neve fresca o localmente superiori. Mentre le zone appenniniche più elevate dovranno confrontarsi con una coltre bianca che probabilmente potrà raggiungerà altezze anche attorno a 25-30 centimetri.