Per i neopatentati emiliano-romagnoli il test teorico si conferma l’ostacolo principale nell’ottenimento della patente “B”, con il 27% dei candidati che nel 2020 non ha superato l’esame. Tra le province, la percentuale più alta di bocciati si registra a Rimini (31,7%). Seguono Piacenza (29,8%), Ravenna (28,1%), Bologna (27,9%), Ferrara (26,7%), Forlì-Cesena e Reggio Emilia (entrambe con 25,7%), Modena (25%) e Parma (24,2%).
Inoltre, dei guidatori con oltre cinque anni di esperienza, solo il 9,2% supererebbe oggi di nuovo la prova a pieno titolo, mentre la maggior parte sarebbe “rimandata”. Emerge da uno studio congiunto realizzato da AutoScout24 (il più grande marketplace dell’automotive) e Egaf Edizioni (gruppo editoriale specializzato in motorizzazione e trasporti) condotta su un campione di 3100 patentati in tutta Italia.
L’analisi arriva in occasione della riforma dell’esame di teoria per la patente, che dal 20 dicembre avrà un “formato ridotto”. Si passerà da 40 a 30 domande da svolgere in un tempo massimo di 20 minuti (adesso sono 30) con un margine massimo di tre errori (attualmente sono quattro). Gli sbagli più frequenti per gli emiliano-romagnoli? Il mancato riconoscimento del segnale che indica la fine del divieto di fermata, la non conoscenza del limite di velocità sulle strade extraurbane principali (110 chilometri orari) e le possibilità di svolta in un determinato tipo di incrocio.
(Agenzia DIRE)