La professoressa si presenta a scuola senza green pass e siccome vuole comunque far lezione la preside chiama i Carabinieri. E’ successo questa mattina alle scuole medie “Panzini” di piazzale Gramsci a Rimini.
La docente, un’insegnante di sostegno, nonostante fosse sprovvista di un valido certificato vaccinale, avrebbe a tal punto insistitito per entrare in aula dai suoi alunni da costringere la dirigente scolastica a chiamare le forze dell’ordine.
Giunti sul posto, i Carabinieri hanno constatato l’irregolarità della sua posizione e hanno elevato la prevista sanzione di 400 euro.
L’insegnante, mai vaccinata, era stata richiamata anche ieri perchè provvedesse a regolarizzare la sua posizione. In passato aveva presentato certificati medici che secondo lei avrebbero dovuto esentarla dalla vaccinazione. Documenti però ritenuti non validi da AUSL Romagna, di qui il richiamo della dirigente, ma con l’esito di questa mattina.
Questa mattina qauando il registro elettronico dei Green pass ha segnato ‘rosso’ per l’insegnante in questione, la dirigente, come racconta all’ANSA, si è diretta subito nell’aula dove si era infilata evitando il controllo della certificazione verde.
“Non riuscivo a farla uscire dall’aula”, racconta la preside, che ha dovuto chiamare i Carabinieri, dato che la donna, senza tampone né vaccino, insisteva nel voler rimanere al proprio posto. Dopo la sanzione, è stata scortata fuori dalle divise.
Una storia che “andava avanti da un po’”. “L’avevo già avvertita che si sarebbe dovuta mettere in regola”, prosegue la dirigente, che afferma di avere ricevuto la segnalazione riguardo alla docente prima del ponte dell’Immacolata. Ieri l’aveva persino chiamata in presidenza per esortarla a fare il tampone. E conferma che la professoressa ha presentato anche un certificato di esenzione dal vaccino che non sarebbe però stato riconosciuto dall’Ausl.
“Si tratta del primo comportamento scorretto” in questa scuola, precisa la dirigente.
Dal 15 dicembre per il personale scolastico scatterà l’obbligo vaccinale, che prevede per gli inadempienti sanzioni fino alla sospensione dal ruolo e dallo stipendio.