Il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad e la sua vice Chiara Bellini hanno aperto il corteo di “E’ per te”, la camminata che torna dopo un anno – causa pandemia sanitaria – per tenersi oggi sabato 27 novembre con ritrovo in piazza Cavour alle ore 14.30, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’iniziativa è stata organizzata dal Comune di Rimini in collaborazione con la Provincia di Rimini e l’Associazione Rompi il Silenzio.
Fra i partcipanti, oltre a Giulia Corazzi Consigliera delegata alle Politiche di Genere e Pari Opportunità della Provincia di Rimini e Roberta Calderisi, Presidente dell’Associazione “Rompi il Silenzio”, la consigliera regionale PD Nadia Rossi, Maria Elena Malpassi vice sindaco di Misano, Francesca Pieraccini da San Giovanni in Marignano, la Vice sindaca di Novafeltria Elena Vannoni con le consigliere Ottavia Borghesi e Maria Letizia Valli, Liviana Urbinati consigliera comunale di Talamello, Andrea Silvagni suo collega di Bellaria. Per il comune di Rimini anche gli assessori Frisoni, Bragagni e Morolli.
“Indignarsi non basta – ha ribadito il sindaco di Rimini – è il tempo di agire su tutti i livelli per affrontare quello che è un problema strutturale della nostra società. Servono misure di prevenzione più stringenti, servono maggiori garanzie per le vittime di violenza, ma serve soprattutto promuovere un cambiamento culturale. Partendo dai più giovani, educando alle differenze e al rispetto. Lo dobbiamo alle nostre figlie, alle nostre compagne e alle nostre sorelle. Lo dobbiamo alle donne di oggi e di domani”.
Il corteo, circa un migliaio di persone tutti con mascherine, dalla piazza ha raggiunto il parco Marecchia, per poi tornare nel Borgo San Giuliano dove amministratori locali, come la sindaca Alice Parma di Santarcangelo e l’assessora Macchitella di Poggio Torriana, hanno offerto ciambella ai partecipanti. La sfilata è poi proseguita ripercorrendo il Ponte di Tiberio e Corso d’Augusto per riapprodare in piazza Cavour.
Fra i tanti gruppi partecipanti, quello della Protezione Civile di Rimini, l’associazione Crisalide, gli Alpini e un folto drappello di “centaure on the road” accompagnate da numerosi motociclsti maschi, tutti in sella ai loro rombanti mezzi.
“Già il fatto di essere qui – ha detto Chiara Bellini in chiusura – è per tutti noi una grande vittoria. Quello che facciamo tutti insieme, oggi, pur in una edizione ridotta perché abbiamo fatto un tragitto più breve e con meno soste per ragioni di sicurezza, è dare un segnale visibile, tangibile della nostra intenzione di contrastare vincere la violenza. Purtroppo la violenza di genere e qualcosa di radicato nella nostra società e la violenza non la combattiamo solo con una camminata. La violenza la si combatte tutti i giorni attraverso una serie di persone, con associazioni che sono in prima linea e si attivano perché questo fenomeno abbia fine: i centri antiviolenza, le forze dell’ordine, i volontari i professionisti che ci accompagnano. Gli sportelli sono solo una parte del grande lavoro che fanno queste persone, che è fatto di un lungo e silenzioso percorso di aiuto che accompagna le donne vittime di violenza verso una progressiva emancipazione libertà”.
Ed ha proseguito: “Abbiamo ospitato nell’ultimo consiglio comunale, per una toccante testimonianza, una delle attiviste storiche riminesi, Elvira Ariano. Sia ricordando come il fenomeno del femminicidio sia solo la punta di una piramide di violenza. E’ più eclatante e fa scalpore sui giornali, ma ce n’è una più strisciante che fa meno rumore, ma è altrettanto dolorosa per tutte noi che lo abbiamo su vissuta almeno una volta. E’ la violenza culturale: non c’è solo il pugno in faccia fare male, perché basta una piccola prevaricazione, un commento sessista o sul nostro aspetto. Offese che danno fastidio, ma che a volta hai anche paura di fare notare per non rischiare di ingigantire”.
“Ecco con questa camminata noi oggi possiamo dare un segno di carattere culturale. Il tema della violenza di genere è anche un fatto culturale che noi dobbiamo sradicare con azioni e gesti quotidiani, come è anche con questa camminata. Questo momento è un nuovo inizio dopo la pandemia sanitaria, per iniziare tutta una serie di attività che questa città vuole mettere in atto per tutto l’anno e non solo per il 25 novembre e la camminata. Il mio infine è un ringraziamento a tutte quelle donne, a quelle associazioni, a partire da ‘Rompi il silenzio’, con cui da settimane lavoriamo insieme per questo momento. Chi ha preparato la ciambella, chi la logistica, chi rapporti con le forze dell’ordine, chi gli striscioni e bandiere. A tutte loro va il grazie mio e della città di Rimini”, ha concluso la vice sindaca.