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42 classi in quarantena nel riminese, casi da zona rossa in distretto Riccione

In Romagna tornano ad aumentare i decessi covid, che sono stati 13 negli ultimi sette giorni. Questa settimana si è verificato un focolaio nelle strutture ospedaliere di Forlì e un altro in una residenza anziani della provincia di Rimini.

Nelle scuole della Romagna ci sono 149 classi in quarantena, di cui 42 in provincia di Rimini: 8 negli asili, 14 alle elementari, 11 alle medie e 9 alle superiori. Sempre in provincia di Rimini ci sono stati 11 positivi fra i bimbi dei nidi dai 0 ai 3 anni (dove si è anche riscontrato il maggior tasso di positività dei tamponi, 6.7%), 20 fra gli alunni 3-5 anni, 61 nella fascia 6-10 anni, 54 fra 11 e 13 anni, 58 dai 14 ai 18.

Nella settimana dal 15 al 21 novembre in Romagna si sono registrate 2.775 positività (6,0%) su un totale di 46.516 tamponi. “Si registra un aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+960). Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello arancione. In totale sono ricoverati 136 pazienti, di cui 12 in terapia intensiva”, precisa AUSL Romagna.

Cresce il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti e tutti i distretti
dell’ AUSL della Romagna presentano tassi superiori a 100 ed in particolar modo quelli di Forlì e Rubicone che hanno
tassi superiori a 250, mentre il distretto di Riccione è a 246 a un passo dalla soglia di rischio che in passato avrebbe fatto scattare in automatico la zona rossa.

Su fronte dei sanitari sospesi perchè non vaccinati, sono 242 in tutta la Romagna (uno in meno rispetto alla settiimana scorsa), di cui 79 nella sola provincia di Rimini: 53 sono medici, di cui 7 ospedalieri e 10 fra convenzionati e medici di famiglia, il restante è personale sanitario non medico.

In continuo aumento il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali (al 22 novembre 836.800 con prima
dose e 755.843 con seconda dose e 85.867 con terza dose a cui vanno aggiunte 76.083 dosi somministrate dai MMG).

“Anche questa settimana – commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna – i dati confermano una maggior circolazione del virus, che si traduce in un aumento delle nuove positività e dell’occupazione dei posti letto, in particolare nei reparti Covid ordinari. In una fase di recrudescenza come quella a cui stiamo assistendo ora, ovunque,  è necessario accelerare sulle terze dosi del vaccino ma anche insistere sulla somministrazione delle prime e seconde dosi perché i vaccini sono il modo migliore per frenare l’epidemia e metterci al riparo dallo sviluppo della malattia nella sua forma più seria”.

“E a chi avesse ancora dubbi sull’efficacia delle vaccinazioni – ribadisce – dico di osservare con attenzione i dati di oggi rispetto a quelli della stessa settimana dell’anno scorso, quando eravamo per di più in presenza di forti restrizioni. Un anno fa avevamo 3969 nuovi casi rispetto ai 2775 attuali, si contavano una media settimanale di ricoveri pari a 503 contro quella attuale che è di 112 e una media di ricoveri in terapia intensiva pari a 43 a fronte della media attuale che è 6. Non c’è dubbio, la differenza più significativa oggi è riscontrabile nella malattia grave grazie all’effetto della protezione del vaccino. Ma allo stesso tempo, contano eccome anche tutte le misure di prevenzione individuali: continuiamo ad osservarle con rigore, siamo in una fase delicata, in cui molto dipende da noi e dai nostri comportamenti. Il ritorno passo dopo passo alla vita di relazione pre-covid nella sua interezza  è direttamente proporzionale alla percentuale di popolazione che aderirà alla campagna vaccinale. Di fronte alla sfida che la realtà ci propone dobbiamo  comportarci come una comunità (l’apporto del singolo al valore per tutti)”.

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