“Purtroppo femminicidi e violenze sulle donne continuano a essere all’ordine del giorno, si confermano una delle emergenze di questa società e voglio ringraziare davvero di cuore l’associazione Rompi il Silenzio per aver scelto il nostro territorio per l’apertura di un nuovo Sportello Antiviolenza. Sarà all’interno del Centro Civico di Villa Verucchio, abbiamo scelto di inaugurarlo simbolicamente giovedì 25 novembre alle 10.30 con una presentazione pubblica insieme alle referenti della Onlus e di aprire con questo momento molto importante il cartellone di appuntamenti per la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne che si articolerà in una serie di iniziative fino a domenica 28” rivela la sindaca di Verucchio Stefania Sabba, ricordando come “nel 2020 nei soli primi tre mesi di pandemia ben 105 donne hanno contattato Rompi il Silenzio” e vada quindi “tenuta la guardia costantemente alta mettendo in campo ogni azione possibile”. “Rompi il Silenzio ringrazia a sua volta il Comune di Verucchio per la sensibilità e l’attenzione al tema del contrasto alla violenza di genere, sensibilità e attenzione che legano Rompi il Silenzio a questo territorio. Siamo felici di poter iniziare un nuovo percorso insieme, e siamo a totale disposizione di tutte le donne che cercheranno un contatto con noi”, fa eco la presidente Roberta Calderisi.
Il cartellone degli appuntamenti
La giornata di giovedì 25 novembre sarà aperta come detto dall’inaugurazione al Centro Civico, con presentazione delle attività di Rompi il Silenzio e dello Sportello finanziato attraverso un bando della Regione Emilia Romagna sul contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere. In serata è invece in programma una camminata in notturna con braccialetti fosforescenti color arancione, colore con cui sarà illuminata la Rocca Malatestiana fino al 10 dicembre (anniversario della Dichiarazione dei diritti umani) in adesione all’iniziativa “Orange the world”, lanciata da Un Women, l’Ente delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne e promossa in Provincia di Rimini dal Soroptimist Club International. Già da qualche anno l’arancione è scelto infatti come colore simbolo di un futuro senza violenza basata sul genere, un rifiuto corale della violenza per dare voce con forte impatto simbolico anche alle “presenze silenziose”.
Sabato 27 novembre il Comune di Verucchio aderirà invece con propri rappresentanti alla camminata “E’ per te” con partenza da Piazza Cavour a Rimini.
Domenica 28 novembre chiuderà il cartellone una doppia iniziativa. “Alle 14.30 è in programma un’altra Camminata, “Rosa in walk” con partenza dalla panchina rossa del Centro Civico e ritorno alla Sala Romagna Mia, dove, alle 16.30 si terrà un momento di accoglienza con un piccolo ristoro, seguito dalla presentazione del bellissimo progetto della casa comunità Suor Caterina Giovannini di San Martino Monte L’Abbate” – spiega ancora la sindaca Sabba -. La responsabile suor Mirella Ricci e le mamme ospiti della struttura illustreranno le loro storie anche attraverso un cortometraggio realizzato da Arkadia studio per la regia di Luigiantonio Perri, sull’educazione al rispetto e il progetto “Ricuciamo” che ha coinvolto il Gruppo AEFFE e lo stilista riminese Mirco Giovannini. Al termine si terrà una sfilata delle felpe e dei cappottini per Galgo da loro realizzate nella casa comunità. Sarà possibile acquistare le felpe e il ricavato andrà a sostegno delle giovani donne e della Comunità che le ospita”.
“Ringrazio l’amministrazione comunale che ci ha dato la possibilità di illustrare il nostro progetto Ricuciamo” – commenta invece Suor Mirella Ricci -. “Questo percorso fa parte di un metodo educativo che guida le mamme che vengono ospitate nella comunità e le prepara a una nuova vita, lontano dalle terribili esperienze vissute. Le giovani mamme che accogliamo hanno bisogno più che mai di vedere riconosciute le proprie capacità per potenziare la loro autostima per anni sopita a causa dei maltrattamenti. Con questi laboratori abbiamo dimostrato che anche il mondo della moda troppo spesso considerato effimero, può essere un canale per il sociale”.