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Capriolo all’aeroporto di Rimini, a gennaio nuovo tentativo di salvarlo

All’aeroporto di Rimini si farà un nuovo tentativo per salvare il capriolo che vi si è installato almeno dal giugno scorso, eludendo finora la cattura.

Con l’inizio del nuovo anno il direttore del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena, Piero Milani, proverà per la terza volta a prendere “Federico”, come era stato battezzato l’animale prima di scoprire che si trattava prbabilmente di un esemplare femmina con tanto di prole.

«I tempi si sono un po’ allungati, ma sicuramente a gennaio si proverà nuovamente a prenderlo – ha spiegato l’esperto al Corriere di Bologna –, questa volta con una tecnica diversa dalle precedenti e non più la notte come avvenuto fino a questo momento, ma di giorno. Si proverà con un cane da traccia». Si tratta infatti «di far seguire al cane le tracce del capriolo, in modo tale da evitare un suo nascondimento».

Conferma il nuovo tentativo in arruvo il presidente della provincia di Rimini Riziero Santi, il primo a lanciare l’allarme sulla sorte del capriolo che rischiava di essere abbattuto ù. Scatenando così le proteste degli animalisti accorsi a manifestari di fronte al “Federico Fellini” di Miramare. Per la nuova battuta occoreranno però i benestare delle isttuzioni e dei gestori dello scalo.

Intanto il cuccolo di “Federico” in settembre era riuscito a uscire attraverso un’apertura nella recinzione: «Sta bene – fa sapere la guida de Il Pettirosso –, è diventato un sub-adulto e non di rado arrivano al Centro video degli abitanti dei dintorni a testimonianza della sua ritrovata residenza nella natura».

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