Con un’interrogazione, primo firmatario Massimo Bulbi, il Partito democratico chiede l’intervento dell’esecutivo regionale per favorire “la realizzazione di un tratto ferroviario ad Alta velocità-Alta capacità ferroviaria che colleghi le città di Bologna e Rimini, inserendo tale realizzazione fra i progetti finanziabili con il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza (Pnrr), che preveda la costruzione di una nuova stazione baricentrica, rispetto alle città principali, con fermate alternate dei treni tra le stazioni di Forlì e Cesena”.
L’atto è stato sottoscritto anche dai dem Matteo Daffadà, Marco Fabbri, Marcella Zappaterra e Luca Sabattini.
In particolare, i cinque consiglieri chiedono all’amministrazione “se ritenga di agire per adottare le iniziative di competenza per inserire la tratta e le opere connesse nel contratto di programma con Rete ferroviaria italiana (Rfi)”.
L’Emilia-Romagna, spiegano Bulbi e colleghi, “è interessata attualmente da due linee veloci ad Alta velocità, la Bologna-Firenze (che la attraversa per circa 29 chilometri su 78 complessivi) e la Milano-Bologna (182 chilometri di cui 137 nel territorio emiliano), a cui sarebbe auspicabile aggiungere a breve la tratta Rimini-Bologna e successivamente completare la dorsale adriatica fino a Taranto (con una strategia di lungo periodo)”.
L’incremento, aggiungono, “vertiginoso di pendolari che utilizza il treno, registrato negli ultimi anni, in particolare modo nella nell’area territoriale della Romagna, dimostra come questo mezzo sia considerato una valida alternativa all’auto e quindi diventa ancora più importante aumentare gli investimenti nel settore, anche alla luce dei dati allarmanti sulla congestione della rete stradale e sulla qualità dell’aria nella nostra regione”.
“Esistono criticità – rimarcano poi i dem – inerenti alla capacità dell’attuale linea ferroviaria Bologna-Rimini a supportare la mobilità dei pendolari e viaggiatori occasionali, satura o prossima a saturazione in numerose fasce orarie, in particolare nella fascia mattutina e serale verso Bologna e nella fascia pomeridiana verso Rimini”. Il territorio dell’area Romagnola, proseguono, “è privo di linee e fermate Alta velocità, nonostante abbia una popolazione di un quarto dell’intera regione ed è caratterizzato dall’afflusso di circa il 56% degli arrivi turistici dell’intera regione e del 70% delle presenze”.
Il deficit di dotazione infrastrutturale della Romagna rispetto al resto della Regione, evidenziano i democratici, “è noto e dimostrabile e allo stesso tempo sappiamo che le risorse del Piano nazionale di ripresa e di resilienza (Pnrr) saranno, su questo versante, destinate esclusivamente al rafforzamento delle linee ferroviarie, oltre che alle infrastrutture di mobilità ciclabile urbana”.
La realizzazione della nuova linea ad Alta velocità-Alta capacità ferroviaria Rimini-Bologna, concludono, “corrisponde, inoltre, pienamente con i programmi dell’Ue e realizzerebbe un tratto di uno dei corridoi europei (la realizzazione suddetta è inoltre pienamente rispondente ai principi in base ai quali dovranno essere utilizzate le risorse del Next generation Eu”.