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Verucchio, Neri diserta il consiglio comunale: “Non esibisco green pass”. Maggioranza a confronto

Mentre a Rimini il consigliere no vax del Movimento 3 V Matteo Angelini ha regolarmente partecipato alla prima seduta del consiglio comunale dopo aver esibito il proprio green pass post tampone a Verucchio accade che la consigliera di maggioranza Federica Neri  decida di non sedersi tra i banchi dell’assemblea perchè sprovvista

“Buona sera annuncio che non sarò presente al consiglio comunale di domani sera, in quanto non presenterò green pass. Questo per coerenza con chi ha riposto fiducia in me nel portarmi a sedere in questo consiglio, non ritengo questa una misura idonea né a contenere né a prevenire nuovi casi covid. Sono da sempre una persona che si batte per la libertà e questo è il peggiore esempio della storia recente (dopo l’epoca fascista) di compressione dei diritti sociali, umani e politici. Mi rammarico che questo consiglio ben conoscendo la mia posizione non abbia predisposto strumenti idonei a consentirmi di partecipare, come avviene per i consigli dell’Unione, e come avveniva alcuni mesi fa”. 
La consigliera arriva addirittura a citare la Costituzione.
“Dovrebbe essere superfluo, ma ricordo che la nostra costituzione all’articolo 2 cita : “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.”
All’articolo 3 cita: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
E che le norme scritte in Costituzione sono fonte primaria rispetto ad un Decreto Legge, che seppur operativo non è ancora stato convertito in legge, in conseguenza anche i Consigli Comunali dovrebbero rispettare la Costituzione. Paradossalmente state scegliendo di sospendere la Costituzione in nome di un Decreto non ancora convertito, che pure disattende le norme europee, attuando puramente una scelta politica di fatto discriminatoria. Essendo ancora l’Italia fino al 31 dicembre in stato emergenziale, come siamo potuti andare in deroga al regolamento comunale alcuni mesi fa, perché non adesso?”.
Immediata la replica di “Impegno Civico”

“Abbiamo preso atto con stupore della mail inviata da Federica Neri nella tardissima serata di mercoledì, poi pubblicata sulla sua pagina Fb nella prima mattinata di giovedì, giorno del consiglio comunale. Fatta salva la sacrosanta libertà su ogni questione relativa alla sfera personale, lo stupore è dovuto al fatto che tale lettera non è stata preceduta da alcuna richiesta di poter partecipare all’assise in una formula diversa da quella in presenza.

Già da diversi mesi, infatti, appena ci è stato reso possibile dalle norme, abbiamo scelto di riprendere i lavori proprio in presenza nella convinzione che sia questo il modo migliore per partecipare attivamente alle sedute e far lavorare al meglio giunta, consiglio e commissioni. La presa di posizione si traduce così in dichiarazioni che non corrispondono alla realtà: nessuno ha infatti negato a nessuno alcuna possibilità di partecipazione. Una affermazione che così posta lascia invece intendere l’avanzamento di una richiesta non accolta.

Proprio per tale ragione, dopo la seduta di ieri, il gruppo di maggioranza ha concordato di confrontarci tutti insieme con la consigliera Neri nella giornata di domani, sabato 30 ottobre”.

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