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Federconsumatori Rimini: alcuni consigli pratici contro le truffe agli anziani

In aiuto al cittadino Federconsumatori ha redatto un elenco di suggerimenti operativi: nelle vendite porte a porta si ricorda che i venditori devono sempre essere autorizzati e devono presentarsi muniti di cartellino che li identifichi e che indichi chiaramente anche la società per cui lavorano; che il cittadino ha diritto di leggere l’intero contratto nel tempo che gli occorre senza subire pressioni, chiedendo eventualmente al venditore di tornare nei giorni successivi se si ritiene opportuno sottoporre le condizioni di acquisto al giudizio di un parente (magari un figlio o un vicino di casa); che è sempre consigliabile utilizzare mezzi di pagamento tracciabili.

Anche nel caso di vendite telefoniche (c.d. telemarketing), valgono gli stessi suggerimenti: accertiamoci dell’identità dell’interlocutore che deve informare il consumatore circa il nome dell’azienda per cui sta telefonando, che deve illustrare tutte le effettive condizioni del contratto che si vuole proporre e che è tenuto ad avvisare preventivamente dell’attimo in cui si inizia a registrare la telefonata; è da quel momento infatti che ogni risposta affermativa del consumatore (ogni “SI’”) ha il valore di una firma che quindi lo vincola contrattualmente a quanto accettato; ma ricordiamo anche che, seppur perfezionatosi il contratto al telefono, alla registrazione deve seguire il ricevimento, via mail o a mezzo posta ordinaria, di una copia del contratto e delle condizioni generali che lo regolano, in assenza dei quali il diritto di ripensamento si modula differentemente a favore del consumatore stesso.

In ogni caso è buona norma avere a portata di mano un block notes per appuntare nomi, indirizzi, riferimenti, codici e sigle fornite al telefono, utili in caso di verifiche successive o in sede di formale contestazione se ci si trova coinvolti in una truffa; ricordiamoci che ogni intervento di manutenzione o sostituzione dei dispositivi forniti dalle società di servizi devono essere annunciati preventivamente; enti o aziende non riscuotono i pagamenti dovuti al domicilio, semmai li sollecitano attraverso canali formali quali ad es. la lettera raccomandata invitando il cittadino a provvedere al pagamento nelle forme indicate nella lettera stessa; evitiamo di fornire dati personali, inclusi riferimenti postali e bancari se non c’è certezza dell’identità del richiedente.

Ricordiamo sempre che al numero unificato di pronto intervento 112 possiamo e dobbiamo sempre rivolgerci in caso di dubbi o segnalazioni; la collaborazione dei cittadini è fondamentale affinchè le forze dell’ordine possano sventare truffe e fermare i truffatori.

Articolo realizzato da avv. Tosi Enrica, consulente Federconsumatori Rimini aps

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