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Video promozionali “troppo riminicentrici”, malumori a Cesenatico e Cervia

Sono cinque i video con cui la Romagna si promuoverà via web sul mercato tedesco nel 2022 e sono stati presentati alla stampa e agli operatori turistici, mercoledì 20 ottobre, da Apt Servizi Emilia Romagna e Visit Romagna, nella suggestiva cornice del Cinema Fulgor di Rimini. Una location tutt’altro che casuale, dato che le atmosfere felliniane della capitale romagnola del turismo sono al centro di uno dei videoracconti realizzati da Little Bridge Pictures, casa di produzione cinematografica di Berlino, e dal regista e produttore Norbert Kneißl, che ha selezionato le location dove effettuare le riprese.

Non sono piaciuti a tutti. O meglio, sotto il profilo artistico, il gradimento è stato generale sotto il profilo del marketing meno. Critiche sulla scelta di Apt e Visit Romagna sono arrivate da numerose categorie di settore del versante nord della Riviera per la prospettiva fortemente “riminocentrica”. Attaccano i direttori Roberto Fantini e Cesare Brusi di Confcommercio di Cesenatico e di Cervia,  “Dobbiamo  constatare che i video sono rappresentativi esclusivamente dell’area riminese, estesa limitatamente a Santarcangelo, Bertinoro e Sogliano. Manca la parte restante della costa romagnola. Non possiamo condividere una promozione dell’Emilia Romagna che neghi la visibilità a realtà turistiche come Cervia, Cesenatico o Bagno di Romagna e a città impregnate di storia e cultura come Ravenna, Ferrara, Cesena e Forlì“.

Non ci va leggero, come riporta il Corriere Romagna, neppure il presidente di Confcommercio Cesenatico Giancarlo Andrini. “Non ne facciamo una questione di campanile, sarebbe ridicolo, ma se dalla promozione video togliamo la spettacolarità del porto canale di Cesenatico, con le sue barche d’epoca conservate, il richiamo a Leonardo da Vinci, così come non ci mettiamo i mosaici bizantini e i monumenti mantenuti intatti di una capitale romana come lo è stata Ravenna, vuol dire che della Romagna abbiamo capito poco. Il risultato emerso è, invece, che ancora tutto ruota e diventa riminicentrico, quando ci sarebbero stati anche altri aspetti da mostrare ed esaltare“.

Dalle stesse associazioni è arrivata la richiesta di procedere a imbastire campagne di promozione più rappresentative dei territori romagnoli.

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