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Cgil: “Comuni di Riccione e Morciano spieghino cosa vogliono fare di GEAT”

Lavori affidati in esterno, vendite di azioni, disinvestimenti: la Cgil vorrebbe sapere in base a quali criteri certi Comuni assumano decisioni che riguardano GEAT, la multiutility di cui sono propietari il Comune di Riccione (socio di maggioranza con il 99,395%) e quelli di Cattolica, Misano Adriatico e Morciano di Romagna.

“Ci chiediamo quale sia il senso della strategia politica di alcune delle Amministrazioni Comunali socie proprietarie di GEAT (Gestione Servizi per l’Ambiente ed il Territorio) e quale futuro si prospetta per i lavoratori”, scrivono Francesca Lilla Parco e Riccardo Giunchi, rispettivamente Segretario generale e Segretario di Filctem CGIL Rimini e Claudio Palmetti Segretario FP CGIL Rimini.

“Il percorso parte da lontano – ricordano i sindacalisti – e si caratterizza con un costante disinvestimento rispetto alla Multiutility. Da ultimo, nell’estate appena trascorsa, per la realizzazione di interventi manutentivi, di riqualificazione e messa in sicurezza di strade e spazi pubblici, per un valore di €5 milioni, il Comune di Riccione, invece di affidarsi direttamente alla propria società GEAT, ha emesso un incomprensibile Bando di gara pubblico concluso con l’assegnazione dei lavori ad una ditta esterna”.

“Un’altra anomalia – aggiungono – l’abbiamo riscontrata nella documentazione pubblica relativa all’acquisto di azioni della società ANTHEA (Multiutility del Comune di Rimini) da parte del Comune di Morciano di Romagna, che ad ANTHEA ha affidato i suoi servizi, nonostante sia socio proprietario di GEAT”.

Infine: “Ora, apprendiamo della volontà dell’Amministrazione Comunale di Riccione di conferire le quote che detiene di Romagna Acque a GEAT. Un’ennesima operazione che insinua molti dubbi e perplessità”.

“Per fare chiarezza sui risvolti di queste operazioni, delle quali abbiamo avuto conoscenza solo attraverso i media, e sulle eventuali conseguenze che potrebbero subire i lavoratori, abbiamo richiesto un incontro urgente al Presidente di GEAT”, chiedono Lilla, Giunchi e Palmetti.

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