Rimini in Comune commenta i recenti fatti di Roma, collegati alla manifestazione No green pass e all’assalto alla sede della Cgil, senza perdere di vista un post del nuovo consigliere comunale di Rimini Matteo Angelini del Movimento 3V.
“I fatti di Roma sono di una gravità inaudita – dichiara il partito -. È per noi naturale essere solidali con un sindacato dei lavoratori contro un’aggressione fascista. Non ci stupisce nemmeno il fatto che i fascisti scelgano come bersaglio un sindacato dei lavoratori.
Dirsi sdegnati ed essere solidali con la Cgil è per noi naturale e doveroso però non basta. Così come non basta scendere in piazza per denunciare l’accaduto”.
“Occorre una svolta democratica che ridia centralità all’antifascismo come buona pratica quotidiana, e non come liturgia della memoria da mettere in scena nelle ricorrenze storiche. Occorre che l’antifascismo, come valore costituzionale, diventi elemento presente nello statuto di ogni soggetto associativo ed occorre che il Comune di Rimini dia continuità alla “dichiarazione di antifascismo” che venne creata per poter fare richiesta di un luogo pubblico per una manifestazione. Troviamo indegne e pericolose le affermazioni fatte via social dal neo eletto consigliere comunale No Vax.
Abbiamo provveduto a segnalare il post riteniamo che sarebbe un forte segnale democratico se in consiglio comunale ad ogni suo intervento i consiglieri comunali uscissero dall’aula evitando qualsiasi interlocuzione con chi in maniera ambigua e furba si mescola a soggetti estranei e nemici di ogni processo democratico”, conclude Rimini in Comune.