Domenica 17 ottobre alle ore 18 al Teatro Dimora di Mondaino si svolgerà una prova aperta al pubblico al termine della residenza creativa per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo di Stefania Tansini dal titolo MY BODY in solo, che debutterà a fine mese al Romaeuropa Festival.
Al termine della prova, incontro con la coreografa a cura di Francesca Giuliani e a seguire un aperitivo.
Il lavoro è stato selezionato da DNAppunti coreografici 2020, un progetto di sostegno per giovani coreografi e coreografe under 35, strutturato in diverse fasi di ricerca e creazione, che nasce da un lavoro sinergico su territorio nazionale tra Centro Nazionale di Produzione della Danza Virgilio Sieni, Triennale Milano Teatro, Romaeuropa Festival, L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Gender Bender International Festival, Operaestate Festival Veneto.
La prova a aperta è a ingresso a contributo libero con prenotazione obbligatoria: teatrodimora@arboreto.org. In ottemperanza ai protocolli sanitari, l’accesso in teatro è consentito solo a spettatori muniti di Certificazione Verde COVID-19.
MY BODY in solo è un’esperienza che mette a nudo l’interiorità di un’esistenza attraverso il movimento, libera da sovrastrutture ideologiche o intellettuali.
Un percorso più legato alla composizione umana che coreografica, che impegna il corpo a lasciarsi andare a se stesso, alle sue forme, ai suoi suoni, al proprio respiro, alle sue modalità di stare ed esprimersi. Da una parte c’è l’appropriazione del lato materiale, carnale, biologico, dall’altra il desiderio di rendere il corpo veicolo di tutto quello che non si vede ma si sente.
Un progetto solistico che non abbandona il senso dell’’impermanenza del singolo, della comprensione che non posso esistere come entità autonoma, ma che l’espressione individuale è il risultato di quello che ci spinge all’incontro con l’altro, con il mondo, con le cose.
In occasione della prova aperta si potrà visitare nello spazio D.E.A. (Dimora di Esposizioni d’Arte realizzata nel foyer del teatro) la mostra di Simone Rossi “Pagine di terra” allestita fino al 10 dicembre.
“Pagine di terra” è il resoconto figurativo dell’indagine di Simone Rossi sui luoghi delle origini. Le opere sono realizzate con le materie prime, quali argille, recuperate nei territori fra Marche e Romagna. Partito dallo studio delle maioliche, lo stile più originale dell’artista affiora dal percorso creativo di questa installazione: è qui che il suo personale linguaggio fa riaffiorare, attraverso una ricerca specifica sulla composizione materica, l’inconscio, portando in luce un immaginario che appoggia le radici fin dai primi ricordi dell’infanzia
Le opere che compongono il percorso sono visibili in occasione delle prove aperte al Teatro Dimora, alla presenza dell’artista e della curatrice del progetto D.E.A. Francesca Giuliani, oppure telefonando al numero 329.9749972.
Simone Rossi, nasce a Urbino nel 1966 e si forma alla Scuola del Libro di Urbino, consolidando la sua arte nel laboratorio del babbo. Da vent’anni a questa parte coniuga la sua personale disciplina artistica con l’educazione nel sociale. Vive la propria creatività lungo il suo speciale pendolo dell’ordine e del caos, disciplina e arbitrio, meditazione e impulso. Meta: l’armonia dell’anima.
Stefania Tansini
Nel 2014 si diploma come danzatrice presso la Paolo Grassi e inizia a lavorare in tutte le produzioni di Simona Bertozzi, nel 2016 con Luca Veggetti e Ariella Vidach, nel 2017 con Romeo Castellucci per Democracy in America e nel Flauto Magico, opera lirica con coreografie di Cindy Van Acker, e nel 2020 inizia a lavorare per i Motus in Tutto Brucia. Collabora con Corona-Events come coreografa e assistente alla regia. Alcuni incontri fondamentali: R. Mosca, Y. Hugonnet, R. Giordano, M. Theophanous, C. Rizzo, J. Fabre. Da sempre è stata accompagnata dalla necessità e dal desiderio di un percorso autoriale di ricerca sul corpo e sul movimento che la accompagna nella creazione dei suoi progetti ( Punti di ristoro 2020, La grazia del terribile 2019, Questione di vita o di morte 2018, Linea Umana 2017) e nella collaborazione con e per altri artisti: con il fotografo Luca del Pia per i progetti foto e video Due Madri 2018 e la performance installativa Stupid Girls 2019-2020, con Secret Theatre Ensamble e Tempo Reale per Utera, uno spettacolo con sensori biodinamici, e con il compositore Paolo Aralla per Interno Notte, una performance per spazi casalinghi, con il percussionista Davide Bussoleni per 7Wonders 2019. Nel 2020 inizia a lavorare nella produzione dei Motus Tutto Brucia. Ad oggi sta lavorando a My Body, progetto modulare che si articola in un solo (My Body in solo, vincitore del bando DNA 2020) e in un trio (My Body, My Space, vincitore del bando Toscana Terra Accogliente 2020).