L’Agenzia unica della mobilità romagnola (Amr) non faccia la fine dell’aeroporto di Rimini. Questa è la considerazione di Raffaella Sensoli del Movimento 5 stelle alla risposta dell’assessore Raffaele Donini interrogato dalla pentastellata in Aula sulle implicazioni dirette della nascita della nuova Agenzia unica.
Sensoli ha chiesto garanzie sulla “continuità, completezza e qualità del servizio e sulle prospettive occupazionali dei lavoratori Start” visto il contenzioso fra l’azienda e l’Am di Rimini e la “scelta di alcuni enti locali di parcellizzazione e segmentazione del servizio che può avere un peso nello scostamento dei costi”. Preoccupazioni, quelle della pentastellata, cui Donini ha risposto citando i vari passaggi che hanno portato alla costituzione della nuova Agenzia che da marzo “dovrà garantire – ha sottolineato l’assessore – la continuità di quanto previsto nei tre contratti di servizio attuali con Start nei bacini di Ravenna, di Forlì-Cesena e Rimini”. Inoltre non ci dovrebbero essere “oneri derivanti dalla gestione del contratto di servizio di Rimini”.
Una risposta che comunque non ha soddisfatto in toto Sensoli che ha ribadito: “Tutto questo sistema di scatole creato non ha tranquillizzato né i cittadini né i lavoratori. I soci sono sempre gli stessi soggetti con qualsiasi nome li chiamiamo. Sono i comuni che dovranno pagare in caso di sbagli e quindi saranno i cittadini. Mi auguro che il trasporto pubblico locale non faccia la fine dell’aeroporto di Rimini. Vi avevamo avvisato su questo e non vorremmo tornare in Aula a dirvi anche questa volta ‘ve lo avevamo detto'”.