I successi dei quesiti su eutanasia e cannabis hanno riportato al centro del dibattito pubblico l’istituto del referendum.
Le raccolte firme (tantissime anche a Rimini), facilitate dalla nuova possibilità di sottoscrivere anche con firma digitale attraverso lo Spid, hanno totalizzato numeri record in poco tempo.
“Questa mobilitazione pubblica – scrive William Ottaviano Coordinatore Più Europa Rimin – ha spiazzato i grandi partiti perché avevano sottovaluto l’importanza di questi grandi temi sociali per gli italiani. Pochi si aspettavano questo successo di partecipazione. Ora la politica deve interrogarsi e mettere in discussione il suo ruolo, sopratutto in parlamento. Entrambe le questioni referendarie erano da anni al centro di iniziative legislative ma senza successo”.
“I referendum dopo la rivoluzione della firma digitale (con misure necessarie) torneranno ad essere uno strumento in mano ai cittadini, che possono imporre temi scomodi all’agenda politica o attivarsi per cancellare leggi ritenute ingiuste. Nemmeno i media mainstream saranno più essenziali, basterà usare i social media”, conclude Più Europa.