Al Cinema Tiberio, da lunedì 20 a mercoledì 22 settembre, proiezioni alle ore 21, mercoledì anche alle ore 17, domenica anche alle 18, biglietti interi 7 euro, ridotti 6 euro, ridotti Tiberio Club 5 euro, è in programma il film Amazing Grace di Sidney Pollack e Allan Elliott. Arriva finalmente in sala, dopo quasi cinquant’anni, il documentario girato da Sydney Pollack per la registrazione del mitico album “Amazing Grace” di Aretha Franklin, con il restauro seguito da Alan Elliott.
Solo una chiesa spoglia, sedie di legno da cinema di serie B, illuminazione scarsa, Gesù, la bandiera americana. E sul pulpito lei: Aretha Franklin, Amazing Grace, in tutta la sua maestosa presenza. Basta questo – provare per credere – a rendere virtuale uno spettacolo che più minimal non si potrebbe: basta la voce di Franklin, e la potenza della sua musica immortale, per farsi trasportare nel tempo (correva l’anno 1972) e nello spazio (la chiesa battista New Temple Missionary) sull’onda di un buon umore contagioso e irresistibile.
All’epoca, quando la Warner si decise a finanziare il progetto di un concerto filmato, l’idea era quella di farne un gran film commerciale, sulla scorta del successo di Woodstock (17 milioni di dollari al botteghino, 3 milioni di copie vendute del disco). E gli ingredienti, a dire il vero, c’erano tutti: la regina del soul che torna a cantare in chiesa, alla regia Sydney Pollack appena nominato agli Oscar, il gospel. Il film, però, non fu mai terminato a causa di un imperdonabile errore tecnico che non permise a Pollack di sincronizzare il suono. Incredibile ma vero: mancava il ciak sul set.
Quarantasette anni dopo, quando Alan Elliott ha ripreso in mano il progetto – a un anno dalla morte della cantante, a dieci da quella di Pollack, a una distanza siderale in termini di avanzamento della tecnologia – Amazing Grace è tornato alla luce rivelandosi come prezioso documento-monumento, in grado di restituire non solo la grandezza di un’artista, ma anche il senso della potenza aggregante di una musica – il gospel – che si fa comunità.
È una festa di suoni e di volti, di alleluja e di amen (indimenticabili quelli dispensati dal reverendo James Cleveland), di corpi che ballano (altrettanto indimenticabile Mick Jagger, “beccato” nel pubblico da Pollack), di mani al cielo, lacrime, glitter e sudore. Niente più di questo. Ma i 90 minuti volano, rinfrancano lo spirito e riconciliano con la grazia – se non di dio, almeno della musica.
L’accesso alla sala è consentito solo dietro esibizione del green pass, con indosso mascherina chirurgica o ffp2 anche durante la proiezione e con l’osservanza del distanziamento in sala nei posti prestabiliti, anche per i congiunti considerando le dimensioni ridotte della sala.
Info:
328 2571483
biglietteria on line disponibile su www.liveticket.it.
Programma completo su www.cinematiberio.it