Si intitola “Sarà perché la amo” la videoinstallazione della poliedrica artista riccionese Valentina Cenni (attrice, regista e performer) ospitata dalla 30° edizione del SI FEST che si terrà a Savignano dal 10 al 12 settembre.
Da un incontro tra il direttore artistico Denis Curti e Valentina Cenni è nata la videoinstallazione che porterà a Savignano il suo diario intimo, un lasso di tempo raccontato attraverso le immagini. I suoi trittici, sequenze di fotografie che si susseguono legate le une alle altre, sono il mezzo espressivo che l’artista ha scelto per comunicare le proprie emozioni; lei sempre così espressiva e immediata, ha scelto questa volta il filtro del linguaggio fotografico, in particolare del bianco e nero; ha scelto di mettersi dietro la macchina fotografica e lasciare che sia questo il mezzo della narrazione.
Cenni, che rapporto ha con la fotografia? «Ho sempre fotografato fin da piccola – racconta –. Sono sempre stata abituata alla macchina fotografica come mezzo per rapportarmi al mondo. Ho un rapporto con la fotografia istintivo, emotivo e molto naturale. Una passione che è nata in ambito familiare, soprattutto grazie a mio padre. Amo ritagliare una porzione di realtà per farla vivere a sé».
Com’è nata la mostra ospitata dal Si Fest? «Sono andata a rovistare nel cassetto della memoria e tra la montagna di fotografie fatte in questi anni. Questo progetto mi è servito per fare ordine andando a scegliere piccoli racconti esposti in dittici o trittici in cui si trovano foto attuali accanto a scatti di venti anni fa. Grazie alla videoinstallazione si interagisce con queste storie. Ho scelto il bianco e nero perché le foto ritraggono scenari e città del mondo molto diversi tra loro e quando si va togliere il colore i luoghi diventano modelli, archetipi».
Parlando di luoghi, che rapporto ha con la sua città d’origine Riccione? «La amo molto e vivendo a Roma da tempo ci torno non appena possibile. Mi piace passeggiare sulla spiaggia, anche quando comincia a respirare perché i turisti stanno ripartendo. Poi adoro lo spirito che aleggia, lo sento mio nel corpo e nei sentimenti e lo avverto ogni volta che torno dalla mia famiglia, le mie sorelle, i miei genitori, mia nonna. Rispetto a Roma che è una grande città qua tutto è più naturale, dolce, generoso».
Di recente ha avuto grande successo la trasmissione Rai “Via dei Matti n° 0” insieme a Stefano Bollani suo compagno d’arte e di vita. Cosa la attende tra i progetti futuri? «È stata una bellissima esperienza in cui mi sono sempre sentita a mio agio e ho potuto esprimere me stessa al massimo. Quando le cose si sentono con la mente e il cuore e c’è la volontà, riescono ad arrivare alle persone. Questo progetto mi ha aperto grandi porte e sto raccogliendo tanti bei frutti».
La mostra è al Monte di Pietà (ing.frontale) – Corso Vendemini, 53. Info: www.sifest.it
Irene Gulminelli
(In copertina foto di Margherita Cenni)