ROCCO, PAPÀ DISOCCUPATO, PERDE LA CASA E SCRIVE A SALVINI. IL LEADER DELLA LEGA: “PRENDO A CUORE LA TUA VICENDA. Questo il titolo del quotidiano Leggo. Il papà in questione, Rocco Capasso, afferma di essere residente a Rimini e di essersi rivolto ai Servizi sociali del Comune, ma con risposte deludenti.
Il Comune di Rimini, però, dopo le opportune verifiche, dichiara categoricamente che nessun caso a nome del signor Capasso è stato preso in carico dai Servizi sociali. E chiede formalmente al giornale una smentita ai sensi della legge sulla stampa. Anche perché la lettera pubblicata da Leggo presenti alcuni aspetti sconcertanti:
“Salve e Buongiorno sing. Matteo Salvini Mi presento mi chiamo Rocco Capasso sono sposato con due figli piccoli rispettivamente di 5 anni e 1 anno e uno in attesa, sono residente nel comune di Rimini. Ho perso il lavoro da poco e tra un mese e mezzo devo lasciare la casa in cui sto perché sono impossibilitato a pagare l’affitto. Sono andato al comune di Rimini ad informarmi, data la mia situazione economica, se avessi potuto richiedere una casa popolare oppure un lavoro. Una volta messe a conoscenza della mia situazione, le operatrici del comune mi hanno fatto sapere che le case vengono assegnate prima a persone di colore (albanesi, senegalesi e immigrati) quindi la domanda la potevo fare ma dovevo aspettare come minimo 4 anni per farmi sapere qualcosa, nel frattempo il mese prossimo devo incominciare a vivere in macchina. Potrebbe fare qualcosa per me? Grazie e mi scusi del disturbo”.
“Gentile signor Rocco e Redazione di Leggo, Vi ringrazio, prima di tutto, per aver pensato a me come interlocutore per una possibile soluzione. Rocco, desidero dirti che mi sono già attivato per verificare la situazione drammatica che stai vivendo e mi impegno a prendere personalmente a cuore la tua vicenda per quanto sarà possibile fare per i tuoi bimbi e tutta la tua famiglia. Intanto ti mando un abbraccio e tieni duro!”. Questa la risposta del leader della Lega Nord Matteo Salvini.
Rocco Capasso, fanno sapere dal Comune, risulta effettivamente residente a Rimini, ma appena dal 7 dicembre 2016. Nessuno con questo nome risulta però fra coloro che si sono rivolti ai Servizi Sociali. Mentre si esclude nel modo più assoluto che qualcuno possa aver avuto risposte di questo tenore, specie per quanto riguarda precedenza a “persone di colore (albanesi – sic -, senegalesi e immigrati)”. Tali precedenze non esistono nei regolamenti comunali e ovviamente nessun operatore può averne fatto il minimo cenno.