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Montescudo-Monte Colombo: tre le liste civiche per le elezioni. Intervista a Elena Castellari

Ora è ufficiale. Saranno tre le liste civiche che si contenderanno i voti dei cittadini di Montescudo-Monte Colombo alle elezioni del 3-4 ottobre. Questa mattina sono state depositate in Comune al Segretario comunale.

La prima, Nuovi Orizzonti, è quella che candida a Sindaco Shelina Marsetti. Una lista che nasce sull’esperienza dei cinque anni precedenti compiuta dai consiglieri dei 5 Stelle.

La seconda, Torri Unite, è quella che ricandida il Sindaco uscente, Elena Castellari.

La terza, Insieme, candida a Sindaco Gian Marco Casadei, ex Sindaco democristiano dal 1975 al 1985.

Liste civiche in un paese che ormai da tempo non vede più i partiti organizzati e presenti sul territorio, nonostante che, dopo la fusione dei due comuni nel 2016, Montescudo-Monte Colombo sia diventato il secondo comune per popolazione della Valconca dopo Morciano di Romagna (oltre settemila abitanti). 

Mentre la prima lista con la Marsetti si richiama ai 5 Stelle, quella che ricandida il Sindaco Castellari ha la connotazione del Governo Draghi (dal PD alla Lega), la terza è espressione di ex democristiani (Casadei, Ruggero Gozzi, Gilberto Arcangeli unitisi all’ex Sindaco di Monte Colombo Simone Tordi), una lista di moderati di centro ma che hanno tutti “già dato”.

Abbiamo sentito su questa tornata elettorale il Sindaco uscente, Elena Castellari, alle prese in queste ore con la crisi della S.A. Società Cooperativa (oltre 40 donne occupate) e l’attivazione  di tutte le procedure possibili per la sua messa in salvaguardia.

La Castellari è stata per due anni, dal 2014 al 2015, l’ultimo Sindaco di Montescudo, per divenire poi nel 2016 il primo Sindaco del nuovo comune nato dalla fusione con Monte Colombo. Poco più che quarantenne, laureata in legge, oltre che esser Sindaco è anche dal marzo 2019 Presidente dell’Unione Valconca.

 

Sindaco, dopo cinque anni, come giudica questa esperienza vissuta della fusione dei due comuni?

Di grande interesse, ma sicuramente ancora un lavoro in corso. Aver deciso, con il referendum del 2015, di fonderci è stata una decisione assolutamente straordinaria da parte della nostra popolazione. Questo ci ha consentito di avere in questi cinque anni oltre 4 milioni di euro (3 milioni e seicentomila dallo Stato e seicentomila dalla Regione) aggiuntivi al nostro bilancio comunale da spendere per cambiare, migliorare, sistemare il nostro territorio, le nostre frazioni, le nostre infrastrutture (scuole, impianti sportivi). A cui devono essere aggiunte le consistenti risorse ottenute sui vari progetti che, grazie alla fusione, ci hanno consentito di avere nei vari bandi una premialità”.

 

Quindi il consuntivo della sua Amministrazione 2016-2021 è buono?

Direi più che buono. Abbiamo realizzato gran parte del nostro programma con cui avevamo chiesto nel 2016 il voto ai nostri cittadini. Siamo riusciti a rispondere a tante esigenze che la nostra popolazione ci ha posto. In questo senso il lavoro che abbiamo fatto con le associazioni, i comitati di frazione è stato fondamentale: abbiamo parlato con la gente, l’abbiamo ascoltata, abbiamo dato tante risposte. Siamo però perfettamente consapevoli che ancora molto deve essere fatto e ci sono ancora tante risposte da dare. Non dico nulla sulle difficoltà, a incominciare dalla mancanza di personale (sono solo 12 i nostri dipendenti): il D.M. 24 luglio 2014 fissa il rapporto un dipendente ogni 151 abitanti; il nostro rapporto è un dipendente ogni 583 abitanti. La relazione di fine mandato comunque che abbiamo presentato dà il senso del nostro operare: viabilità, infrastrutture, riqualificazione urbana, messa in sicurezza del patrimonio pubblico, scuole, impianti sportivi, il sostegno alle famiglie e alle imprese in questi anni di covid. E poi tutta la partita degli interventi culturali: l’apertura della nuova biblioteca, i progetti dei due musei (quello sulla Linea Gotica alla Chiesa della Pace di Trarivi e quello etnografico di Valliano), le numerose iniziative culturali in diverse location del Comune, il sostegno alle due Pro Loco, la gestione del Teatro Comunale “Rosaspina”.

Insomma siamo convinti di aver operato in questi cinque anni per cambiare il nostro Paese in meglio, e vogliamo continuare a lavorare per cambiarlo ancora. In meglio”.

23 agosto 2021. Il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini nel giardino della Biblioteca Comunale a Taverna per la presentazione del suo ultimo libro “Il Paese che vogliamo. Idee e proposte per l’Italia del futuro”. Insieme ad una parte della Giunta di Montescudo-Monte Colombo: da sin. il Vice-Sindaco Maurizio Casadei, il Sindaco Elena Castellari, il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l’Assessore alla Scuola Claudia Sanchi, l’Assessore ai Lavori Pubblici Mauro Gnesi.

 

 

Il logo della Lista “Torri Unite”.

 

E allora parliamo della lista e del programma futuro proposto.

E’ una lista di 12 persone pari al numero dei consiglieri previsti per il Consiglio. Alle elezioni la lista che prende un voto in più delle altre ottiene 8 seggi e governa per i prossimi cinque anni. E noi puntiamo a questo. A vincere per continuare ad integrare le due realtà comunali, per proseguire il percorso intrapreso nel 2016 e completare i numerosi progetti che abbiamo avviato e non ancora completato.

La lista è un giusto mix tra giovani ed esperti, tutti impegnati a mettersi a disposizione dei propri concittadini e per il bene della nostra comunità. Espressione di tutte le frazioni del nostro grande territorio comunale.Il programma lo abbiamo deciso e scritto assieme in questi ultimi mesi, coinvolgendo tutti i candidati. Siamo una lista civica vera, con orientamenti diversi, ma tutti convinti di voler lavorare per il bene del nostro Comune. Al primo posto del nostro programma condiviso abbiamo voluto mettere i nostri progetti per la scuola e la cultura e poi, subito dopo, quelli per lo sport e i giovani. Proseguiamo con quelli in campo sociale, in particolare verso la nostra popolazione anziana: questi devono essere una risorsa e non un peso. Ed ancora: investire nella promozione turistica dell’entroterra, e quindi delle nostre sagre e fiere, sul distretto Bio della Valconca, sui percorsi naturalistici e per mountain-bike. E sulla crescita della realtà industriale nei due poli di Santa Maria del Piano e di Taverna che oggi vedono la presenza di una ventina di aziende con una occupazione di molte centinaia dipendenti. Ed infine, raccogliendo diverse necessità che ci sono state manifestate, redigere il nuovo PUG (Piano Urbanistico Generale).

Se i cittadini ci confermeranno la loro fiducia, avremo davanti cinque anni molto impegnativi. Ma siamo convinti che alla fine di questo periodo avremo costruito, tutti assieme, un Paese più bello, più ricco di servizi, più attrattivo verso chi cerca casa in Valconca”.

 

Nell’immagine di copertina: 30 marzo 2019. Taverna. Inaugurazione della nuova Biblioteca Comunale “Del Monte”. Da sin. il Sindaco Elena Castellari, il Presidente dell’Assemblea Regionale Emma Petitti.

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