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Crescono Imprese Femminili in provincia di Rimini sono al 22%

“L’imprenditoria femminile, come il lavoro femminile in genere, è stato fortemente colpito dagli effetti negativi della pandemia, perciò i segnali positivi che giungono dall’analisi dei dati di questo primo semestre fanno ben sperare. Donne e giovani hanno, infatti, un ruolo importantissimo nell’economia e per questo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, destina loro risorse dedicate – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente della Camera di commercio della Romagna –. So bene, inoltre, che le donne imprenditrici hanno una valenza molteplice nel tessuto sociale ed economico, perché sanno essere ottime imprenditrici, senza nulla togliere ai loro ruoli tradizionali di madri e di mogli. E tutto ciò nonostante siano ancora molte le barriere che le donne imprenditrici devono superare, tra cui la carenza di politiche dedicate, in primis quelle per l’accesso al credito, e quelle per incentivare le donne a sviluppare competenze imprenditoriali. Ricordo che il prossimo 21 agosto si celebra il World Entrepreneurs’ Day, la Giornata internazionale degli imprenditori e, quindi, anche delle imprenditrici. Si tratta di un’iniziativa importante mirata a creare consapevolezza per l’imprenditorialità, l’innovazione e la leadership in tutto il mondo. In questa occasione è importante ricordare che la gender equality, la parità di genere, è un elemento chiave per la crescita economica. La strada per la parità è ancora lunga, ma la consapevolezza del valore e della necessità dell’imprenditoria femminile è necessaria e utile a scardinare vecchi schemi”.

Al 30 giugno 2021, nell’aggregato Romagna – Forlì-Cesena e Rimini, si contano 15.136 imprese femminili attive che costituiscono il 21,3% del totale delle imprese attive (21,3% anche in regione e 22,6% a livello nazionale).

Nel confronto con il 30 giugno 2020, si riscontra un aumento delle imprese femminili dello 0,6%, lievemente inferiore alla variazione positiva dell’Emilia-Romagna (+0,9%) e dell’Italia (+0,9%). Tale crescita arriva dopo un quinquennio caratterizzato da stabilità o da variazioni negative; l’ultimo incremento annuo di tale tipologia di impresa risale, infatti, al 30 giugno 2016.

I principali settori economici risultano, nell’ordine: Commercio (28,0% delle imprese femminili), Alloggio e ristorazione (14,8%), Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (12,1%), Agricoltura (12,1%), Attività immobiliari (7,4%), Industria Manifatturiera (6,8%) e Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (3,9%). In termini di variazione annua si registra un incremento nei seguenti tre principali settori: +0,4% nell’Alloggio e ristorazione, +2,6% nell’Immobiliare e +3,7% nel settore Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese. Diminuzioni, invece, nel Commercio, dello 0,3%, nell’Agricoltura, dell’1,1%, e nel Manifatturiero, dell’1,0%. Stabili, nel complesso, le Altre attività di servizi (-0,1%).

Le imprese femminili con la maggior incidenza percentuale sul totale delle imprese attive appartengono ai settori Altre attività di servizi (56,4%), Alloggio e ristorazione (29,8%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (27,1%), Commercio (25,6%) e Agricoltura (20,9%).

Riguardo alla natura giuridica, la maggior parte delle imprese femminili sono imprese individuali (65,8% del totale), alle quali seguono le società di persone (17,4%) e le società di capitale (15,3%). Nel confronto con l’anno precedente, si evidenzia la crescita delle imprese individuali (+0,6%) e, soprattutto, delle società di capitale (+3,0%), a cui si contrappone la diminuzione delle società di persone (-1,7%).

Le Imprese Femminili: focus provinciale Rimini

Al 30 giugno 2021 in provincia di Rimini si contano 7.556 imprese femminili attive che costituiscono il 21,9% del totale delle imprese attive (21,3% in regione e 22,6% a livello nazionale).

Nel confronto con il 30 giugno 2020, si riscontra un aumento delle imprese femminili dell’1,2%, superiore all’incremento che si registra sia in Emilia-Romagna (+0,9%) sia in Italia (+0,9%).

I principali settori economici risultano il Commercio (30,6% delle imprese femminili), l’Alloggio e ristorazione (18,0%), le Altre attività di servizi (soprattutto servizi alle persone) (10,9%), le Attività immobiliari (9,1%), l’Agricoltura (7,1%) e l’Industria Manifatturiera (5,4%). Rispetto al 30 giugno 2020 si registra un incremento dello 0,4% nel Commercio, del 2,2% nelle Altre attività di servizi e del 3,2% nell’Immobiliare, e una lieve diminuzione, pari allo 0,3%, nell’Alloggio e ristorazione. Stabili, invece, il settore Agricoltura e, sostanzialmente, quello Manifatturiero (+0,2%).

I settori con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive sono, nell’ordine: Altre attività di servizi (55,2%), Alloggio e ristorazione (28,7%), Noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (28,4%), Commercio (26,7%) e Agricoltura (22,2%).

Riguardo alla natura giuridica delle imprese femminili, prevalgono le imprese individuali (63,5% del totale), seguite dalle società di persone (18,5%) e società di capitale (16,8%). In termini di variazione annua, crescono le imprese individuali (+0,7%) e, soprattutto, le società di capitale (+5,6%), mentre calano le società di persone (-1,1%).

In un contesto di analisi territoriale, si evidenzia come la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (43,5%), classificato come “Grande centro urbano”. Buona anche la presenza nei comuni di Riccione (13,4%), Bellaria-Igea Marina (6,8%), Santarcangelo di Romagna (5,8%) e Coriano (2,2%), ossia nei cosiddetti “Comuni di cintura” (totale 28,2%), e di Cattolica (7,7%), Misano Adriatico (3,9%) e San Giovanni in Marignano (2,2%) (”area del Basso Conca”, totale 13,8%). Ad essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%) (Valconca), Verucchio (2,2%) e Novafeltria (2,0%) (Valmarecchia).

In ultimo, i comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere Maiolo (31,0%), Casteldelci (28,8%), Cattolica (25,8%), Novafeltria (25,3%), San Leo (24,5%), Pennabilli (24,2%), Riccione (24,0%) e Montefiore Conca (23,7%).

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