“La misura del tempo è qualcosa di soggettivo, per qualcuno questi sono stati 10 anni, per altri sono stati 3.653 albe e tramonti, per Rimini sono stati molto di più”: è l’incipit del bilancio-amarcord dell’era-Gnassi, affidato al web in www.rimini3653.it.
La relazione di fine mandato, pubblicata on line, è stata presentata oggi dallo stesso sindaco Andrea Gnassi nella sala della giunta della residenza municipale. Il bilancio di un decennio “stretto tra la crisi economica dei subprime e la pandemia” che corrisponde al doppio mandato dell’amministrazione guidata dalla giunta Gnassi è diviso in 10 capitoli in cui è possibile trovare anche articoli di giornali, atti amministrativi, ma anche immagini, video e inforgrafiche, tutta la documentazione relativa all’attività messa in campo che ha disegnato di fatto una nuova Rimini.
Il sito è stato realizzato, spiega l’amministrazione, “scandagliando i documenti di programmazione e rendicontazione ufficiali, rifacendosi in particolare alla ‘relazione di fine mandato’ redatta in conformità al modello approvato dal ministero degli Interni di concerto con il ministero dell’Economia che prevede l’obbligo, a carico dei Comuni e delle Province, di redigere una relazione che, oltre ad illustrare lo stato della situazione finanziaria ed economica dell’Ente, fornisca una serie di informazioni concernenti l’organizzazione e l’esito delle attività poste in essere nel corso del mandato amministrativo”.
Nel report il cittadino può quindi “misurare l’attività svolta, gli effetti prodotti sulla comunità dall’attività amministrativa svolta dal sindaco e dall’amministrazione”. Il sito è diviso in 10 temi, tra cui l’ambiente; il disegno della città; sicurezza e territorio; scuole; cartoline dal mondo; nuovi motori culturali; un parco del mare a cielo aperto; infine “il futuro oggi”.
Si parte quindi con il Psbo, Piano salvaguardia balneazione ottimizzato, approvato con una delibera di Consiglio comunale nel luglio del 2013, grazie al quale “tra il 2022 e il 2024 tutte le spiagge di Rimini saranno le più pulite, sicure e controllate d’Italia, ma già da ora nella gran parte dei bacini della città, e nelle spiagge corrispondenti, i lavori sono già terminati”. Si tratta del “più consistente progetto di modernizzazione del sistema fognario attualmente in corso in Italia”, per una spesa di oltre 250.000.000 di euro e ha l’obiettivo di “eliminare i divieti alla balneazione, garantire al 100% la completa balneabilità del litorale riminese eliminando le acque miste di tutti gli 11 scarichi a mare, garantendo la sostenibilità del servizio idrico integrato che, in riviera, fa fronte ogni anno a 18 milioni di pernottamenti”.
Altro risultato dell’era Gnassi è raggiunto nel dicembre 2012, quando l’amministrazione vota il “Masterplan strategico” della città che cambia i paradigmi dello sviluppo urbanistico e dell’uso del suolo: parole d’ordine sono rigenerazione, sostenibilità e città diffusa. E ancora: l’impegno contro l’abusivismo in spiaggia e la sicurezza in città, l’Osservatorio sulla criminalità organizzata e il protocollo per la legalità. Nel capitolo scuola Rimini può vantare la realizzazione ex novo o il completamento di 17 edifici scolastici in 10 anni, tra cui la nuova scuola primaria Montessori, inaugurata il 14 settembre 2020. Quindi le attività messe in campo per il riposizionamento internazionale di una Rimini turistica mon solo come capitale balneare, ma come città d’arte e del turismo culturale. In primis, grazie alla realizzazione dei “nuovi motori culturali”: dal teatro Galli fino al Museo d’arte Moderna e Contemporanea Part, il Fulgor.
Da non dimenticare l’invaso del ponte Tiberio, la piazza sull’acqua, il recupero di Porta Galliana, per “un investimento in 10 anni di 465.000.000 in opere pubbliche”. E tra i nuovissimi motori culturali i “luoghi” del Fellini Museum con la “rigenerata” piazza Malatesta e Castel Sismondo, la cui presentazione in anteprima alla stampa è fissata proprio per giovedì 19 luglio.
“In questo bilancio – commenta il sindaco Andrea Gnassi – c’è il passato, c’è il presente, ma anche il capitolo ancora da scrivere per la nostra città, che guarda al Pnrr. Un percorso iniziato – dopo appena sei giorni dall’insediamento di questa amministrazione – con un nubifragio che ha mandato in tilt Rimini, allagata dalle acque piovane, facendo esplodere in tutta la sua forza il problema del sistema fognario. E finito con i tempi che stiamo vivendo, caratterizzati dalla complessità della pandemia. Un viaggio partito in un contesto caratterizzato da una parte da una apparente normalità senza particolari scossoni, ma dall’altro già contenente segni e situazioni potenzialmente capaci di generare cambiamenti sostanziali nella comunità”.
In definitiva: “La nostra città – prosegue Gnassi – ha lavorato per aprire nuovi orizzonti di crescita della consapevolezza di essere tornati a interpretare il ruolo di città contemporanea, liberi dai condizionamenti della rendita immobiliare. Rimini è bella, è viva, ha nuove piazze per tornare a parlarsi”.
Non solo: “C’è ancora molto da fare, e sono tante le cose che non sono state fatte o che si sarebbero potute fare meglio – prosegue – ma il lavoro fatto dà anche più forza per affrontare le nuove sfide, soprattutto ora, dopo che il Covid 19 ha cambiato il mondo. Questo sito racconta le scelte che sono state fatte e le idee che sono state concretizzate, un cammino di 3653 giorni per una città più bella e più vivibile”.
(Agenzia DIRE)