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CGIL, CISL, UIL Turismo: “Istituire una task force  contro il lavoro irregolare e lo sfruttamento”

La tutela dei diritti dei lavoratori e della loro salute – scrivono i sindacati Filcams CGIL, Fisascat CISL Romagna, Uiltucs UIL Rimini – lo sviluppo di una economia sana, di un’imprenditoria seria e di tutto il comparto turistico della provincia di Rimini passano anche attraverso una decisa azione di controllo e di intervento laddove gli interessi di “cassa” vengono anteposti al bene del nostro territorio.

Per questo motivo i rappresentati locali della sigle sindacali CGIL, CISL e UIL della provincia di Rimini stigmatizzano la vicenda che ha coinvolto l’Hotel Nizza di Riccione, multato dai carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro per aver riscontrato lavoratori in nero, costretti ad un orario superiore alle 48 ore settimanali, senza turno di riposo e retribuiti in contanti. 

E’ passato poco meno di un anno da quando come sindacati abbiamo firmato il Protocollo per la Legalità e lo sviluppo del settore ricettivo-alberghiero in Prefettura (7 settembre 2020) e dobbiamo purtroppo ancora constatare casi di irregolarità. Fenomeni che vorremmo vedere limitati anche attraverso un’azione congiunta delle Associazioni di Categoria della Provincia di Rimini che si devono fare portavoce di valori condivisi.

Il Protocollo per la Legalità e lo sviluppo del settore ricettivo-alberghiero definisce in maniera dettagliata le politiche che occorre mettere in atto per la diffusione della cultura della legalità, per questo motivo oggi – ribadiscono unitariamente i sindacati di categoria della provincia di Rimini – il richiamo a quelle azioni deve essere incisivo a tutti i livelli della Provincia di Rimini e per tutti gli Enti e gli organi preposti alla tutela non solo dei lavoratori ma anche di quanti ogni anno scelgono di usufruire delle strutture ricettive della Riviera.

Casi come quelli riportati dalla cronaca in questi giorni non possono essere tollerati se vogliamo che l’economia turistica del territorio continui a svilupparsi. A questo riguardo il confronto con le associazioni e gli Enti locali appare ancora più indispensabile e gli incontri avviati per la definizione di un Patto provinciale per il Lavoro ed il Clima sui temi specifici dello sviluppo economico nel comparto turistico hanno permesso alle federazioni sindacali  Filcams Cgil Fisascat Cisl e Uiltucs di evidenziare come i temi della legalità e della ricerca di un nuovo modello turistico siano indispensabili per tornare ad essere un punto di riferimento internazionale e attrattivo di investimenti “sani” oltre a non disperdere i contributi del PNRR che garantiscano qualità del lavoro e qualità dell’offerta turistica nella Provincia di Rimini.

Per tutto ciò i controlli puntuali e costanti, con l’aiuto – ribadiamo – delle associazioni di categoria, restano uno strumento indispensabile anche per la salvaguardia della salute dei lavoratori, dei cittadini e dei giovani. 

Come organizzazioni sindacali ribadiamo il nostro secco NO allo sfruttamento dei lavoratori che porta in sé il germe di una illegalità ben più pericolosa e che mette a rischio, solo per meri interessi economici di imprenditori mordi e fuggi, tutta la nostra economia sana, posti di lavoro regolari, il nostro principale strumento di sostentamento.

L’industria del Turismo – conclude il comunicato unitario dei sindacati di categoria – è un patrimonio che va tutelato proprio eliminando le irregolarità, in maniera chiara e decisa anche attraverso il potenziamento delle risorse per le forze dell’ordine e gli enti proposti ai controlli al fine di istituire una vera e propria task force contro il lavoro irregolare e gravemente sfruttato nel settore del turismo”.

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