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Vaccinazione, la rimonta di Rimini

Nella settimana dal 26 luglio al 1 agosto in Romagna si sono registrate 1.046 positività su un totale di 25.116 tamponi, per una percentuale del 4,2%.

E c’è un ulteriore aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+142). Però AUSL Romagna rassicura: “Rispetto alle previsioni del Piano aziendale si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID, che ci pone nel livello verde. In totale sono ricoverati 40 pazienti, 4 in terapia intensiva, in aumento rispetto alla settimana precedente”.

“Anche questa settimana – commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna – registriamo un aumento, prevedibile di casi, a cui come abbiamo già in precedenza sottolineato, grazie soprattutto all’importante copertura vaccinale, non corrisponde un significativo aumento dell’occupazione dei posti letto nelle strutture sanitarie. La situazione va però costantemente monitorata ed occorre da parte di tutti una piena assunzione di responsabilità nei comportamenti, per evitare una maggiore diffusione del virus”.

“L’attività di tracciamento che costantemente svolge sul territorio il Servizio di Sanità Pubblica va sostenuto, i contatti stretti e gli spostamenti delle persone devono essere dichiarati, per consentirne una veloce identificazione e tempestivo isolamento. Sul fronte delle vaccinazioni, assistiamo ad un costante aumento della copertura, anche sulle fasce di popolazione, che avevano registrato una adesione più bassa. Questo dato fa ben sperare e contiamo di riuscire ad incrementarlo, anche attraverso la campagna vaccinale che partirà in riviera nei prossimi giorni con le unità mobili(camper itinerante e cliniche mobili). Ricordiamo ancora una volta che i cittadini, residenti e turisti (non stranieri) che ancora non si sono vaccinati, potranno rivolgersi alle strutture mobili presenti in riviera e, senza prenotazione, ricevere la prima dose del vaccino”, sottolinea Altini.

Sul fronte delle vaccinazioni, si registra la netta rimonta di Rimini. I suoi due distretti sanitari sono sempre i più attardati della Romagna, però il divario rispetto agli altri territori si è nettamente assottigliato. Soprattutto dopo l’ufficializzazione del green pass, la corsa alla sommistrazione è stata notevole, soprattuto in quelle fasce di età che finora avevano preso tempo. E cioè i più giovani fra i 12 e 29 anni. I riminesi fra i 40 e i 59 anni restano tuttavia ancora parecchio indietro rispetto a ravennati, cesenati e forlivesi. Molto meno significativa invece la differenza fra i più anziani.

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