Il 15 febbraio sul sito di Asset Banca di San Marino è apparsa questa comunicazione:
Provvedimento di Banca Centrale
BCSM ha disposto la procedura di sospensione degli organi amministrativi di Asset Banca di San Marino.
La decisione è avvenuta a norma dell’articolo 84 della legge n. 165/2005 – LISF; l’istituto resta pienamente operativo, assicurando l’operatività della clientela e la tutela dei risparmiatori.
Asset Banca è, o era, il più importante istituto privato sammarinese, che era giunto a raccogliere 14 miliardi di euro. Oggi con un comunicato “i soci di Asset Banca, preso atto del provvedimento di sospensione del Cda adottato da Banca Centrale lo scorso 15 febbraio, garantiscono il loro pieno sostegno all’istituto e sono pronti a far fronte con mezzi propri al rafforzamento della Banca per assicurare solidità e continuità”. Ma fra i soci ci sono anche Romano Cenni e Luigi Valentini, indagati per la bancarotta fraudolenta della Mercatone Uno.
E soprattutto, dal 2008 ha indagato su Asset il procuratore di Forlì Fabio Di Vizio, con l‘inchiesta “Re Nero”. Il presidente Stefano Ercolani e la direttrice, Barbara Tabarrini, ancora sotto processo a Forlì, erano stati ricollocati loro posti posti, fino a quando erano stati destinati ad altre mansioni nella stessa banca dopo un intervento del nuovo presidente della Banca Centrale sammarinese, l’egiziano Wafik Grais, nominato un anno fa. Il quale ha fatto presto a crearsi nemici, fino a denunciare anche «minacce e intimidazioni inaccettabili».
Asset Banca è solo uno dei tanti grattacapi per il governo del Titano. La voluntary disclosure ha provocato una notevole emorragia di liquidi, mentre Roma ha già annunciato il bis. Le casse dello Stato vuote e l’economia ristagna. Di conseguenza a quanto pare si stenta a trovare liquidità perfino per garantire le prestazioni sanitarie e pagare gli stipendi pubblici: dover chiedere prestiti all’estero diventa sempre più probabile.
L’unico indicatore positivo è il rapporto debito pubblico /Pil, un 22% che farebbe sognare qualsiasi vicino italiano.
«Purtroppo a giugno potrebbe verificarsi uno shock di liquidità dello Stato», ha detto il segretario di stato alle Finanze Celli, 34 anni, in un incontro pubblico alcuni giorni fa. Anche perché i crediti deteriorati che gravano sul sistema bancario sammarinese arriverebbero a due miliardi, metà dei quali “nella pancia” della banca centrale.
(Nel disegno di Salvatore Giuffrida, “San Marino paralizza Verissimo che sta per scagliargli una freccia”)