Il Senatore Antonio Barboni di Forza Italia commenta positivamente il via libera da parte della Commissione Europea ai certificati anti-covid. Diventa fondamentale per il senatore Barboni ora l’intervento del governo italiano per riconoscere il vaccino Sputnik. Senza questo riconoscimento la maggioranza dei cittadini di San Marino non potrà avere il green pass.
“Ringraziamo la Commissione europea per aver accolto la richiesta della Repubblica di San Marino, sul riconoscimento del certificato anti-Covid-19, tocca ora al nostro governo fare un ulteriore passo in avanti per consentire la validità del vaccino Sputnik. Lo dichiara il senatore Antonio Barboni di Forza Italia, dopo l’annuncio dei giorni scorsi della decisione di esecuzione UE 2921/1273, in base alla quale al fine di agevolare il diritto di libera circolazione stabilisce l’equivalenza dei certificati anti-Covid-19, rilasciati dalla Repubblica di San Marino e dalla Città del Vaticano, ai certificati rilasciati a norma del regolamento UE, approvato dal Parlamento e dal Consiglio europeo. Entrambi i Paesi saranno connessi al sistema europeo di riconoscimento dei certificati e saranno accettati, sempre nell’ambito europeo, alle stesse condizioni dei green pass comunitari. Allo stesso tempo Vaticano e San Marino hanno confermato che accetteranno i certificati europei per chi viaggia nel loro territorio.
Occorre comunque tenere presente che ogni Paese decide le regole di utilizzo del green pass nell’ambito del proprio territorio, riconoscendo o meno determinate vaccinazioni anti-Covid, quindi per le vaccinazioni effettuate con il siero Sputnik, ogni Paese europeo può decidere se riconoscerlo o meno. Un importante passo in avanti – sottolinea il senatore – quello compiuto dalla Presidente Ursula Von Der Leyen, per evitare discriminazioni e garantire la libera circolazione, ma non è sufficiente per tutti i cittadini sammarinesi e non solo, che hanno utilizzato il siero Sputnik per la vaccinazione. Intervenga con urgenza il ministro Speranza- continua il senatore – e attivi subito le procedure per il riconoscimento del vaccino russo in Italia, così come previsto dallo stesso regolamento europeo. Evitare confusione e fornire i dovuti chiarimenti – conclude Barboni – è doveroso verso tutti i cittadini che tra qualche giorno avranno bisogno del green pass per poter ricominciare a vivere una vita normale.”