Il progetto “Città Romagna”, presentato qualche giorno fa da Confindustria Romagna, con l’obiettivo di creare una nuova linea ferroviaria tra le città capoluogo per colmare il gap infrastrutturale, continua a far parlare di sé; la volontà politica di sindaci e politici sembra la stessa, per perseguire un obiettivo comune, che è quello di portare l’alta velocità in Romagna.
“I benefici che potrebbe avere tutto il territorio, e non solo, sono più che evidenti – interviene Elisabetta Gualmini, Europarlamentare del Gruppo PD –. Il progetto è davvero ambizioso, e va perseguito per cercare di intercettare fondi europei all’interno del PNRR, siccome stiamo parlando di una delle aree economiche più sviluppate dell’Unione Europea”.
“La dorsale adriatica – continua Gualmini – al momento è scoperta da questo tipo di infrastruttura ad alta velocità, e si viaggia a due diverse velocità rispetto alle zone dove è presente; il collegamento rapido servirebbe soprattutto a rendere la Romagna uno snodo nevralgico, facilitando ai turisti l’accesso alla costa, che è il vero magnete del territorio; e a collegare inoltre la Romagna alle principali aree già servite dall’alta velocità, puntando a dimezzare per esempio i tempi di un collegamento importante come quello con Milano”.
“Mi fa piacere che le prime reazioni siano state positive, anche quelle degli attori non coinvolti direttamente dal progetto. Lo sviluppo economico di questi anni – prosegue Gualmini – dipenderà molto dalla lungimiranza di volere sviluppare queste idee nel concreto, con una temporalità che sarà ovviamente superiore alla scadenza del PNRR, anche perché la morfologia del territorio romagnolo, come ben sappiamo non facilita allo stato attuale collegamenti rapidi. Ben venga – conclude Gualmini – un gioco di squadra che non guardi a campanilismi, e la redazione di un “Piano strategico romagnolo” a partire dal mese di settembre, fa si che tutto ciò possa iniziare sotto i migliori auspici’.