Il segreto per rilanciare Novafeltria, secondo Novaè, lista civica che si propone come alternativa all’attuale maggioranza di centro destra, è nella scelta della democrazia partecipativa in grado di attivare tutte le energie positive presenti sul territorio e creare una forte coesione sociale.
Con questa modalità la lista “Solidarietà e partecipazione” dal 1994 governa con successo il territorio di Grottammare rappresentando un esempio per molti comuni italiani Il metodo della partecipazione , esteso a gran parte degli ambiti amministrativi ed organizzato con regole precise e puntuali scadenze, ha consentito, grazie al contributo fattivo di tutti i residenti, di migliorare progressivamente la qualità di vita della cittadina marchigiana.
Sabato 10 luglio alle ore 18.30, a Novafeltria, nel giardino del ristorante “Il Parco”, si parlerà proprio di questo insieme a Massimo Rossi, che è stato promotore del cambiamento e già primo cittadino di Grottammare, ricoprendo negli anni successivi incarichi di prestigio prima come presidente della provincia di Ascoli e poi in ambito nazionale.
“Quello di cui abbiamo bisogno a Novafeltria – secondo Novaè – è un civismo nell’accezione più alta del termine per superare il qualunquismo e l’autoreferenzialità, capace di aggregare persone di provenienza diversa , unite dalla volontà di superare le difficoltà e la miopia politica.
E’ un civismo legato ai doveri del singolo ed al riconoscimento dei diritti degli altri, al “mettersi al disposizione” per disegnare un futuro improntato sui criteri della transizione ecologica, in grado di guidare gli investimenti verso la tutela e la messa in sicurezza del territorio , sul potenziamento dei collegamenti e dell’uso del digitale , sulla tutela dei beni comuni e degli spazi pubblici, ispirato alla valorizzazione del sapere ed alla ricerca di modelli scolastici ed imprenditoriali al passo con i cambiamenti, capace di segnare una forte discontinuità nell’ambito dei servizi alla persona e dei presidi sanitari. In molti hanno già accettato la sfida abbandonando il posto in panchina per partecipare alle sessioni di lavoro di Novaè e costruire il programma amministrativo. In tanti ci auguriamo lo facciano nei prossimi mesi così da affermare sogni, progetti ed aspettative che stanno nei loro cuori, ma che non posso prescindere dall’impegno e dalla responsabilità individuali”.