Venerdì 9 luglio alle ore 21:30, presso l’Arena Lido di Rimini, verrà proiettato il film Cosa sarà (101 min) del regista Francesco Bruni.
Da qui prende avvio la macchina narrativa della trama: il regista Bruno Salvati (Kim Rossi Stuart), separato e padre di due figli adolescenti, scopre all’improvviso di avere la leucemia. Una notizia destabilizzante che cambierà totalmente il suo modo di guardare il mondo e di vivere la propria vita.
Giunto alla sua quarta pellicola da regista (qui una nostra recensione dell’ultimo Tutto quello che vuoi), Francesco Bruni decide di portare sullo schermo una storia esplicitamente autobiografica, raccontando con grande coraggio la sua personale esperienza della malattia. Il protagonista, interpretato da Kim Rossi Stuart, è infatti un suo chiaro alter ego («Un Francesco Bruni bello», ha ironizzato l’autore riguardo alla scelta dell’attore).
Ciò che colpisce davvero di Cosa sarà è l’onestà intellettuale con cui porta lo spettatore ad interrogarsi sulle debolezze e le fragilità di una mascolinità in grande crisi, destabilizzata dalla malattia (oltre che dal periodo storico che stiamo vivendo). A fare da contraltare a questa costruzione socioculturale ormai pericolante, però, emergono d’altra parte figure femminili “forti”, come la dottoressa che accompagna Bruno nel suo percorso ospedaliero, interpretata dalla vera moglie del regista, l’attrice Raffaella Lebboroni.
È grazie a questa premessa fondamentale che Cosa sarà si presenta al pubblico come una lucida e delicata indagine sulla mascolinità d’oggi, che si estende non solo al protagonista ma anche ad altri personaggi maschili come il padre (interpretato da Giuseppe Pambieri), l’infermiere barese (Nicola Nocella) e il produttore cinematografico interpretato da Ninni Bruschetta (con evidenti rimandi al suo fortunatissimo personaggio di Boris – La serie, il cocainomane direttore della fotografia Duccio Patané).
Molto intensa la prova di Kim Rossi Stuart, alla quale si aggiungono i camei “famigliari” dello stesso Bruni nei panni di un paziente in prima fila al cineforum ospedaliero, e della figlia del regista, Irene, nei panni di un’assistente della dottoressa interpretata dalla madre Raffaella.
Un piccolo omaggio, inoltre, è dedicato anche all’ormai celebre iniziativa del Cinema America di Roma, alla quale il regista Bruni è stato molto vicino sin da subito.
I titoli di coda, infine, sono accompagnati dalla canzone Altrove di Morgan.
Edoardo Bassetti