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Rimini: rinnovato il contratto dei lavoratori CBR. Maggior attenzione a legalità e sicurezza

Tre anni fa firmammo il primo contratto aziendale, oggi abbiamo raggiunto l’accordo per il rinnovo. Nel territorio di Rimini – dichiarano Renzo Crociati, Stefania Gagliardi e Giuseppe D’Alvano, segretari di FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL – quello con la CBR (278 dipendenti, di cui 121 soci lavoratori) è l’unico accordo aziendale di terzo livello sottoscritto in edilizia. Mercoledì 7 luglio 2021 l’ipotesi verrà sottoposta al giudizio dell’assemblea dei lavoratori.

L’edilizia è in crescita, purtroppo però è anche il settore che registra il maggior numero di infortuni sul lavoro. La sicurezza, il lavoro regolare e la legalità, insieme al miglioramento degli aspetti economici e normativi – prosegue la nota dei tre segretari sindacali – sono i punti qualificanti su cui è stata raggiunta l’intesa.

Si legge infatti al punto 2 che “Le Parti convengono che la prevenzione in materia di sicurezza riveste carattere di assoluta priorità nella Cooperativa. Rilevante deve apparire il coinvolgimento degli RLS e il loro approccio proattivo nella condivisione, attuazione e monitoraggio delle misure necessarie a prevenire infortuni in cantiere. 

Al fine di promuovere la cultura della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro, viene istituito, con cadenza annuale, un apposito incontro. Tale incontro vedrà la partecipazione, dei funzionari della Cooperativa, degli RLS, dell’RLST, dell’RSPP e del medico aziendale per analizzare l’andamento degli infortuni sul lavoro e le iniziative da intraprendere al fine di evitarli.

La Cooperativa nel momento in cui intenderà affidare specifiche lavorazioni in subappalto verificherà che le imprese affidatarie applichino i medesimi standard della Cooperativa in materia di sicurezza sul lavoro.

La Cooperativa, per gli affidamenti in subappalto, verificherà che le imprese affidatarie di lavorazioni rientranti nell’ambito edile e affini, applichino il CCNL del settore edile e che i loro dipendenti siano iscritti ad una delle Casse Edili del territorio, aderenti al CNCE, il tutto come previsto dal già citato CCNL e dagli ulteriori Accordi Territoriali.

La Cooperativa dichiara che non sta utilizzando e non utilizzerà forme di lavoro occasionale, nei propri cantieri”.

Tra gli altri punti citiamo: 

– la trasformazione, anche temporanea, del rapporto di lavoro da tempo pieno a part-time, per quei lavoratori con comprovate esigenze personali e/o di assistenza ai familiari entro il primo grado anche di fatto, anche se non conviventi e per le lavoratrici madri fino al compimento del terzo anno di vita del bambino; 

– l’indennità per la trasferta, per  il lavoro notturno e per la reperibilità; 

– l’aspettativa per malattie gravi; 

– il consumo del pasto caldo, in ristoranti convenzionati, a tutti gli operai che lavorano in cantiere; 

– la stipula di una polizza a carico dell’Azienda per infortuni occorsi fuori dall’orario di lavoro; 

– il premio di risultato, uguale per tutti i dipendenti, che va da 150 euro ad un massimo di 700 euro per utili di bilancio compresi tra 100.000 e più di 2.000.000 di euro, avrà decorrenza dal 2022 tenendo conto dei risultati dell’esercizio 2021.                                                                                                   

I trattamenti sono da considerarsi ad integrazione di quelli previsti nel CCNL – conclude la nota di Renzo Crociati, Stefania Gagliardi e Giuseppe D’Alvano, segretari di FILLEA CGIL, FILCA CISL e FENEAL UIL –  e nel Contratto Integrativo delle Province di Forlì-Cesena e Rimini vigenti”.

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