Nel rispetto dei protocolli Covid ma in presenza, partirà martedì 29 giugno ore 17,30 presso il Centro Sociale Parco Marecchia di via Ludovico de Warthema 26 a Rimini il primo dei tredici incontri presso i centri anziani del distretto Nord della provincia sul tema della truffe, nell’incontro saranno presenti le avvocatesse di Federconsumatori Enrica Tosi e Rita Liguori, Comandante Squadra Mobile della questura di Rimini dott. Mattia Falso e lo psicologo e piscoterapeuta Maurizio Cottone.
Incontri che fanno parte di un progetto di Federconsumatori Rimini e Comune di Rimini realizzato con il contributo del Ministero dell’interno e Prefettura di Rimini per una campagna di informazione/sensibilizzazione e assistenza della popolazione anziana della Provincia con la collaborazione di SPI CGIL Rimini e la struttura comprensoriale ANCeSCAO di Rimini APS.
La campagna prevede anche la distribuzione di un depliant contenete un decalogo comportamentale nonché i riferimenti di contatto per le varie ipotesi di necessità; la campagna comunicativa approderà anche sui nostri canali social network; prima assistenza telefonica e Whatsapp (353.4253442) operativo dalle 9 alle 17 dal lunedì al venerdì (assistito da segreteria telefonica per il restante tempo), con lo scopo di poter fornire una prima ed immediata assistenza ed indirizzare il soggetto verso il servizio migliore, anche sul piano territoriale; alla linea telefonica si affianca anche la e-mail dedicata truffeanziani@gmail.com e sono stati all’uopo allestiti sportelli di assistenza distribuiti capillarmente sul territorio gestiti dai nostri consulenti legali per approntare la migliore assistenza nelle diverse tipologie di truffa che si potranno presentare ; da ultimo, ma non certo per importanza, è stato programmato uno sportello dedicato esclusivamente all’assistenza psicologica del truffato, per fornire il giusto supporto anche sotto questo aspetto, troppe volte trascurato.
Il progetto si pone l’obiettivo di tutelare la popolazione anziana più colpita da tentativi di truffe a loro danno, con modalità sempre più fantasiose, facendo spesso leva sulla solitudine e le paure di questa parte di popolazione, agevolati dal progressivo isolamento che li coinvolge e che la pandemia covid – 19 ha amplificato.
Una adeguata informazione attraverso anche la necessaria collaborazione delle Istituzioni Locali , Centri anziani, Associazioni, Sindacati e Forze di Polizia del territorio può creare nella popolazione anziana maggiore consapevolezza del problema delle truffe nelle sue molteplici sfaccettature e di fornire gli elementi utili a riconoscere e gestire e rischi e per il contrastare prevenire un odioso problema che purtroppo vede colpire in particolare le fasce più sole e deboli.