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Capriolo nell’aeroporto di Rimini, il presidente della provincia ne blocca l’uccisione

Fermi tutti, non uccidete quel capriolo. E presidente della provincia di Rimini Riziero Santi blocca la soppressione dell’animale avvistato all’interno dell’area aeroportuale di Rimini.

“Mi sono opposto categoricamente – scrive Santi su Facebook – all’abbattimento del capriolo rinvenuto in aeroporto di Rimini. Ho disposto l’annullamento dell’operazione programmata per questa notte dagli uffici regionali e l’esecuzione da parte della Polizia Provinciale, con l’assunzione, ad ogni costo, di una soluzione alternativa”.

Da qualche tempo un giovane capriolo aveva scelto come casa proprio lo scalo riminese. Nei pressi sono stati osservati altri esemplari, probabilmente giunti fin lì seguendo l’asta fluviale del Marano. Il giovane esemplare forse è rimasto separato dalla famiglia. Entrato chissà come nell’area recintata dell’aeroporto, non è più stato in grado di uscirne.

Ma una pista per aerei non è certo il luogo più adatto per lui. E così si è tentato più volte di avvicinarlo, per poterlo prendere e portarlo in un habitat via. Niente da fare, troppo spaventato, il giovane ungulato non ha mai permesso a nessuno di avvicinarsi. E anche i tentativi di addormentarlo con un proiettile narcotico sono andati sempre a vuoto: il capriolo si è sempre mantenuto fuori dal tiro delle armi in dotazione al personale che gli dava la caccia, sfrecciando imprendibile fuori dal mirino.

Ma la sicurezza dei voli e la stessa incolumità dell’animale non potevano consentire il protrarsi di questa situazione. E così dalla Regione Emilia Romagna è arrivato l’ordine di abbattimento, che doveva essere eseguito questa notte dalla polizia provinciale.

E qui arriva lo stop per presidente Santi: “Ci devono essere altri modi – spiega – per fermare l’animale senza ucciderlo. Abbiamo quindi richiesto l’intervento di personale specializzato, munito di carabine di precisione a lunga gittata che siano in grado di narcotizzare il capriolo senza fargli alcun male. Abbiamo poi già preso accordi con il comune di Monte Copiolo, che da pochissimo fa parte della provincia di Rimini. Si sono offerti di ospitare il giovane capriolo nella loro riserva naturale, dove certamente troverà un habitat più adatto a lui. Il sindaco  Pietro Rossi che mi aveva messaggiato la volontà di ospitare il capriolo nella sua riserva e informato le associazioni che hanno espresso la loro soddisfazione e manifestato la volontà di collaborare e dare il proprio contributo”.

“Da domani quindi gli uffici della provincia si accorderanno sulle procedure con l’aeroporto, con la regione e con le associazioni ambientaliste. Naturalmente la sicurezza del trasporto aereo va garantita ma con una soluzione alternativa all’abbattimento, cosa che considero assolutamente praticabile. A seguito del mio intervento il Comandante della Polizia provinciale ha bloccato l’intervento ed ha avvisato il Responsabile della sicurezza dell’Aeroporto che si intende trovare a breve soluzioni alternative”, assicura Riziero Santi.

 

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