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Casteldelci: riapre la Casa Museo. Il 18 luglio, la Camminata della Pace

Dopo la lunga notte del Covid-19 che ha bloccato per mesi, ma non spento, i fermenti e le iniziative culturali dell’entroterra riminese, riapre anche la Casa Museo di Casteldelci con la nuova sezione dedicata al Novecento e voluta fortemente dall’Associazione di volontariato il Borgo della Pace di Fragheto.

Alla riapertura prevista per questa fine giugno 2021, la struttura museale si presenta notevolmente arricchita. 

Alle due storiche sezioni già predisposte nel 2000 con i reperti archeologici più antichi a partire dal Paleolitico fino ai tempi del condottiero ghibellino Uguccione della Faggiola, ora si affianca l’allestimento dedicato alla storia recente del territorio con particolare attenzione al secondo conflitto mondiale e al tragico corredo di eccidi che hanno insanguinato la vallata del Senatello dall’aprile al luglio del 1944. Le trenta vittime civili della borgata di Fragheto (7 aprile 1944) ne sono la dolorosa testimonianza.

L’edificio che ospita il Museo, costruito probabilmente a partire dal 1600, ha una struttura architettonica quanto mai suggestiva. Gli amici dell’Associazione Alcantara, ai quali si deve l’ideazione e la realizzazione del nuovo allestimento, hanno sfruttato sapientemente spazi e nicchie dell’edificio per ricreare fedelmente il contesto storico nel quale trovano collocazione le immagini, i suoni e le voci dei protagonisti e dei testimoni degli eventi rappresentati.

Il Borgo della Pace, nato con il proposito di promuovere sul piano storico la valenza simbolica della strage, coniugandola con la cultura del dialogo e della non violenza, grazie al supporto dei soci volontari, prosegue nel suo impegno e oltre a curare le visite al Museo continua a proporre le iniziative e ad occuparsi degli approfondimenti storici che gli sono propri.

In programma, nel corso dell’estate appena iniziata, la Camminata della pace che, ormai da diciotto anni, collega Fragheto e Tavolicci, le due borgate appenniniche segnate dalle stragi nazi-fasciste. Si teneva ogni anno, il 25 aprile, ed è stata forzatamente sospesa nelle due ultime primavere per le note ragioni sanitarie, ma intendiamo recuperare il tempo perduto. Proponiamo di utilizzare la data del 18 luglio, la domenica più vicina al 22 luglio, giorno in cui vennero uccisi 64 abitanti della piccola frazione di Tavolicci. Nei prossimi giorni usciranno informazioni dettagliate sull’evento.

In merito alla strage di Fragheto, siamo attivi anche sul piano della ricerca storica. Grazie al recupero della documentazione relativa al Processo di Verona intentato ai militari tedeschi responsabili dell’eccidio, in collaborazione con l’Istituto della Resistenza di Rimini stiamo lavorando a una pubblicazione che componga il quadro dei fatti e quello dei percorsi processuali. Le carte del processo offrono la preziosa opportunità di utilizzare, per la prima volta, le testimonianze e la documentazione dei persecutori oltre a quelle dei sopravvissuti alla strage e dei congiunti delle vittime.

Antonio Mazzoni

Il Museo resterà aperto dal 25 giugno al 27 settembre ogni giorno dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. Le modalità di ingresso saranno quelle previste dalla situazione sanitaria.

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