Anziani nel mirino dei truffatori in provincia di Rimini. Ma l’ultimo colpo a Cattolica è andato male per una giovane di 22 anni di nazionalità polacca, ma nata in Italia, che era riuscita a depredare una 73enne di tutto quello che di prezioso aveva in casa.
Negli ultimi giorni in diversi comuni della provincia di Rimini, alcuni truffatori, inscenando il coinvolgimento in incidenti stradali o improvvise gravi malattie di figli e nipoti dei malcapitati, hanno tentato di mettere a segno diversi colpi ai danni di anziani. Numerosissime le telefonate giunte alle Centrali Operative dell’Arma da parte delle potenziali vittime che, anche grazie anche alla mirata campagna posta in essere dal Comando Provinciale Carabinieri di Rimini tramite appostiti volantini (contenenti consigli e suggerimenti utili al fine di evitare di cadere nella trappola del raggiro) allegate alle bollette ad oltre 200.000 clienti di SGR Luce Gas e distribuiti presso le Befane Shopping Centre di Rimini, hanno permesso a diversi anziani di prevenire truffe ai loro danni. Ma anche la tempestività degli operatori delle centrali hanno fornito utili suggerimenti ai cittadini, scongiurano spesso più gravi conseguenze. L’imponente dispiegamento di forze per contrastare il fenomeno ha poi dato i suoi frutti.
Infatti nel primo pomeriggio di ieri a Cattolica la giovane truffatrice, dopo avere inscenato una grave ed improvvisa malattia da Covid 19 della nipote della malcapitata 73enne, approfittando dello shock inflitto all’anziana con la falsa notizia, è riuscita a farsi consegnare tutti gli oggetti in oro detenuti in casa, per un valore di 5mila euro, nonché di altri 140, euro in contanti, per poi allontanarsi immediatamente. Nell’uscire ha però incontrato la figlia della vittima ed entrambe hanno potuto fornire ai Carabinieri, subito chiamati, una descrizione della 22enne.
A quel punto è partita una battuta e in breve hanno rintracciato la giovane dalle mani leste vicino alla stazione ferroviaria di Cattolica. Alla vista delle divise ha tentato di liberarsi della refurtiva, che però è stata tutta recuperata. prima di essere fermata dai carabinieri intervenuti.
La malfattrice, fermata e identificata, è risultata incensurata. Ma gli inestigatori sono convinti che non agisse da sola bensì in combutta con una “batteria” che da qualche tempo sta imerversando in riviera e anche nelle province limitrofe. Sono quindi in corso indagini per rintracciare gli eventuali complici anche in analoghe truffe, in quanto sembra che le persone contattate negli ultimi giorni siano diverse decine e che si contino almeno un paio di vittime.
La 2enne è stata arrestata per truffa aggravata e, dopo il processo per direttissima è stata condannata alla pena di anni 2 ed euro 500,00 di multa, rimessa in libertà.
I Carabinieri rammentano a tutti di non far entrare in casa sconosciuti e di non credere a coloro che telefonano a casa per raccontare presunti incidenti o gravi malattie in cui sono incorsi figli, nipoti e così via.
E, comunque, è sempre opportuno chiamare il numero di emergenza 112 o quelli delle caserme dell’Arma territoriali per verificare la veridicità di quanto riferito da chi chiama al telefono o si presenta alla porta di casa.
Qui il volantino informativo dei Carabinieri e SGR: