Nova è, gruppo creatosi con l’intento di presentare una lista alle elezioni del comune di Novafeltria, prosegue il suo lavoro di approfondimento e proposte. Questa volta critica l’amministrazione comunale per le mancate risposte e le cose non vere dette su un’associazione culturale.
“Quello che sta succedendo in questi giorni a Novafeltria non è un gran bel vedere .
Gli amministratori presentano con enfasi il lavoro svolto come in qualsiasi clima preelettorale che si rispetti ed i cittadini che dissentono sollevano forti dubbi sulle scelte subite .
Fin qui tutto bene, quello che non ci piace, prima di scendere nello specifico dei contenuti, riguarda invece le modalità con cui i nostri amministratori affrontano le critiche, trasformando la discussione in un ring, dove il colpo deve far male all’avversario suscitando l’ola del pubblico.
A noi piace un confronto, anche aspro se necessario, ma sempre lontano dai personalismi che alla discussione aggiungono poco e creano solo un malessere profondo nella comunità.
Per fare degli esempi concreti, quando un sindaco od il suo vice rispondono alle perplessità di un’associazione, relative alla difficoltà di fare cultura a, accusandola di essere alla frutta per problemi relazionali fra base e vertici, non hanno certo reso un bel servizio.
Primo perche’ non rispondono nel merito alle critiche
Secondo perche’ non dicono il vero visto che l’associazione trasferirà la propria manifestazione altrove e se fosse veramente in cattive acque non ne avrebbe le forze.
Terzo perche’ gettano del fango sulle persone che in questi anni si sono spese con generosità per promuovere e far crescere sempre di più un’iniziativa basata sul volontariato. Se davvero vi fossero stati problemi relazionali dovremmo parlare di casi di sindrome di Stoccolma in Val Marecchia.
Agli attuali amministratori non contestiamo la facoltà di ricorrere all’immaginario per rispondere alle critiche, quello che contestiamo con forza è di diventare “seminatori di discordia” perché’ così non rendono un buon servizio alla comunità
La buona politica per noi prima di tutto è imperniata sul rispetto della persona, presupposto per garantire coeso e solidale il tessuto sociale, dove gli scontri avvengono sempre nel rispetto delle regole di civiltà.
Non ci sono proclami di fede o scuole di buona politica in grado di assolvere dai fatti o forse si, ma a noi non l’ambiguità non piace !
Rimandiamo ad un successivo approfondimento le critiche riguardanti l’operato in ambito culturale.”