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Emergenza aria: l’appello di Legambiente

Sono passati solo 7 giorni dall’ultima “emergenza aria” nelle nostre città e l’inquinamento è tornato inesorabilmente a salire.

Da sabato tutti i capoluoghi dell‘Emilia Romagna sono tornati a superare i limiti di legge per quanto riguarda le PM10, e la situazione è destinata a peggiorare a causa dell’alta pressione che perdurerà sulla nostra regione almeno fino al prossimo fine settimana.

In un quadro che torna a prospettarsi grave, Legambiente si appella ai Sindaci dei Comuni sopra i 30.000 abitanti chiedendo di adottare da subito le misure contenute nel PAIR2020, senza attendere l’approvazione in Assemblea regionale.

“In una situazione che continua a minare la salute pubblica – sottolinea l’associazione – chiediamo che i sindaci superino il ritardo regionale nell’approvazione del PAIR2020 e adottino immediatamente sui propri territori le norme contenute nel piano. Già il Comune di Carpi ha adottato l’entrata in vigore delle misure emergenziali a partire dal quarto giorno di superamento consecutivo dei limiti”.

Legambiente ricorda che la vera emergenza è l’inerzia. Contro l’inquinamento servono decisioni drastiche, coraggiose e spesso impopolari. Ma prese per il bene pubblico.

La situazione drammatica non riguarda, inoltre, solo la nostra regione, ma riguarda un problema più diffuso che affligge l’intero paese, su cui, ancora, purtroppo, manca una vera e propria discussione.  I dati diffusi dalla Oms, in un recente e dettagliato studio lasciano senza parole: il 92% delle persone sul globo, cioè oltre 9 persone su 10, respirano aria troppo inquinata, aria che danneggia la loro salute respiro dopo respiro. Da questo quadro l’Italia emerge con un primato inquietante: cioè  che siamo proprio noi ad avere l’aria peggiore di tutta l’Europa occidentale. Non esistono nel nostro paese zone “verdi”, come succede invece in Francia, Spagna e soprattutto Gran Bretagna e Paesi scandinavi, che non a caso portano avanti da molti anni politiche innovative ed attente all’argomento.

Come ha dichiarato Maria Neira della Oms, “L’inquinamento dell’aria è oggi il peggiore rischio ambientale per la salute, responsabile della morte di una persona su 9.L’inquinamento dell’aria continua a crescere – ha continuato Neira – e compromette le economie e la nostra qualità di vita. Si tratta di un’emergenza sanitaria”.

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