Cerca
Home > Ultima ora economia e lavoro > Il consumo nell'anno del virus > Rimini, Federconsumatori: come disdire l’abbonamento agli elenchi telefonici

Rimini, Federconsumatori: come disdire l’abbonamento agli elenchi telefonici

In Italia il servizio di abbonamento agli elenchi telefonici è nato nel 1926: un servizio di indubbia utilità. E ciò fino all’arrivo sul mercato di nuove compagnie telefoniche che hanno modificato il panorama contrattualistico, uscendo di fatto dal monopolio dell’unico gestore; contemporaneamente l’affermarsi della telefonia mobile e la fluidità di utilizzo degli smartphones ha indotto molte famiglie addirittura ad abbandonare l’utilizzo del telefono fisso.

In questo panorama è venuta scemando, almeno nell’ambito delle utenze private, l’utilità degli elenchi telefonici. Per l’effetto è cambiata anche la modalità di distribuzione degli stessi elenchi. Non è mutato l’addebito che annualmente viene fatto sulle nostre bollette.

Un addebito sicuramente di importo simbolico, pari ad 3,90 euro ma che legittimamente il cittadino può scegliere di non pagare, laddove non fruisca del servizio o non voglia più fruirne.

La rinuncia al servizio elimina il nominativo dagli elenchi telefonici e dalle liste di distribuzione degli stessi, pertanto non vi sarà più addebito del relativo costo in fattura.

 

Come rinunciare al servizio?

Dopo aver verificato nella fattura di gennaio che effettivamente ci venga ancora addebitato il servizio, possiamo procedere accedendo all’area clienti del gestore oppure inviando una raccomandata di rinuncia al servizio di consegna degli elenchi telefonici all’indirizzo indicato in fattura o inviando la detta comunicazione al servizio clienti a mezzo fax o a mezzo PEC oppure contattando telefonicamente il servizio clienti… anche se ricordiamolo sempre…scripta manent! La rinuncia al servizio è gratuita.

Laddove il consumatore attento verifichi l’esistenza dell’addebito per il servizio di consegna degli elenchi telefonici a fronte di un contratto che non preveda questo servizio, o se presente in assenza della consegna effettiva degli elenchi, è possibile richiedere la restituzione degli importi fatturati indebitamente. 

Articolo realizzato da avv. Tosi Enrica (Consulente Federconsumatori Rimini a.p.s.), realizzato con i fondi del Ministero Sviluppo Economico. Riparto 2020.

Ultimi Articoli

Scroll Up