Importante riunione della direzione comunale del Pd di Rimini ieri sera che doveva decidere sulla candidatura a sindaco. Due le opzioni: primarie o una candidatura terza per superare le divisioni interne.
Dopo l’aggiornamento della precedente riunione della direzione su richiesta del segretario regionale Paolo Calvano per verificare la possibilità di una soluzione unitaria ed evitare le primarie tutta l’attenzione era puntata sulla riunione di lunedì sera.
Contrariamente a quanto scritto e fatto trapelare, il segretario regionale Paolo Calvano non ha avanzato nessuna proposta di candidatura terza. Molto probabilmente la consultazione fatta da Calvano sul nome dell’avvocato Moreno Maresi (questo il nome circolato nei giorni scorsi) ha trovato l’ostilità di una parte della coalizione (Civici e Sinistra) e dello stesso Pd. In questo caso non tanto da parte dei sostenitori della Petitti ma soprattutto nell’area che sosteneva Sadegholvaad.
Alla fine tuttavia è passata la linea, auspicata da tanti, compreso il presidente della regione Stefano Bonaccini, di una soluzione terza. Entrambi i candidati, Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad hanno fatto un passo indietro evitando la conta delle primarie.
Una soluzione a cui si è giunti dopo un lungo dibattito, in taluni tratti nervoso e polemico. Emma Petitti ha confermato la sua intenzione di condividere una candidatura unitaria terza e ha ripercorso le ragioni della sua candidatura. Analogo intervento da parte di Sadegholvaad che si è detto disponibile ad una soluzione unitaria. Entrambi i candidati hanno preso atto che loro candidature non avrebbero unito il Partito Democratico e la coalizione. Troppo alti i rischi di una lacerazione poi difficilmente ricomponibile alle elezioni d’autunno.
Ora manca la candidatura. Non sarà semplice il compito di Calvano, Sacchetti e Vanni Lazzari i segretari del Pd che hanno il compito di trovare la soluzione. Troppe le tensioni ancora presenti.